Venerdì 15/7 arriva in 3600 sale americane il reboot di Ghostbusters e alla Columbia Pictures (ovvero la Sony) pare che parecchi siano sulle spine… avendo investito 154 milioni di dollari, affrontato una produzione alquanto travagliata (a dir poco) ed avendo avuto un riscontro prima pessimo sul solo trailer, poi non certo 100% positivo di critica.
Del cast fa parte la simapatica Melissa McCarthy, Dan Aykroyd è produttore esecutivo e sceneggiatore assieme a Ivan Reitman (il regista dell’originale) che è il produttore (ma solo come credit e ben poco concretamente).
Tra i problemi della produzione vi sono stati rumors di vario tipo… Uno su tutti, dopo la morte di Harold Ramis, Ivan Reitman non è più stato il candidato alla regia del reboot. Reitman stava cercando di coinvolgere nel cast volti diversi: Jonah Hill, Zach Galifianakis, Adam Pally, Jessie Eisenberg, Anne Hathaway and Brie Larson… Ma il capo dello studio Amy Pascal prese in carico il development del progetto e non fece mistero del fatto di non apprezzare (usando un eufemismo) Ivan Reitman. Difatti in una e-mail, diffusa pubblicamente attraverso il “Sony Email Hack” di WikiLeaks a dicembre 2014, la Pascal scrisse che Ivan Reitman non era la persona giusta per dirigere il film (sigh! se non lo era lui, ci domandiamo chi meglio di lui poteva dirigere un reboot di Ghostbusters?!?!?).
Reitman fu quindi sia escluso dalla regia sia emarginato dalla produzione… Il cast fu assortito diversamente, il budget ridotto da 169 milioni a 144 milioni… per poi arrivare ai 154 milioni definitivi.
Il 3 marzo 2016 lo studio pubblicò su YouTube il primo trailer ufficiale del film (lo potete vedete in fondo a questo articolo) ed il risultato fu sconcertante: il trailer sarà ricordato come uno dei trailer di film più “disliked” della storia di YouTube con con oltre 930 mila “non mi piace” su oltre 35 milioni di views. Il 18 maggio fu pubblicato il secondo trailer e non sortì esiti migliori (ma con molte meno views).
Last but not least… Ghostbusters non potrà contare sugli incassi in Cina (dove la censura del Governo lo ha bandito) e si scornerà nel weekend anche con “The Infiltrator” (qui un nostro articolo), un film “outsider” e costato “solo” 48 milioni di dollari, ma che esce oggi in 1600 sale americane e che può vantare un cast appetibile dal grande pubblico, su tutti Bryan Cranston e Diane Kruger.
Morale di questa (brutta) favola? Non crediamo che il problema sia nel cast tutto al femminile, ma forse i reboot sono rischiosi, soprattutto se affidati non ai registi degli originali. Forse il mega-budget o solo marketing non contano… Forse i fan di un vecchio glorioso film se lo vorrebbero godere così come era stato fatto e stop.
Vedremo nei prossimi giorni come sarà l’opening weekend di questo reboot, ma comunque vada molti auspicano che la dirigenza di certi studios cambi marcia o cambi proprio… troppi potenziali blockbuster quest’estate hanno fallito e pare che anche vecchie volpi dei film mainstream come Steven Spielberg non abbiano più quel tocco magico di una volta e quella sintonia coi gusti del pubblico che li ha portati ad esser registi o produttori a cui si concede tutto e a qualsiasi budget.
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