La Croisette dimentica i nostri film, Cannes senza di essi: la 69 edizione del festival non ha nessun prodotto del nostro paese in concorso, 49 film da 28 Paesi, illudendoci di essere presenti in un’unione cinematografica a 28, come quella europea, ma niente Italia.
Mentre l’anno scorso con Garrone, Moretti e Sorrentino pensavamo alla grande abbuffata e nessuno prese la palma, quest’anno ci dobbiamo accontentare della sezione certain regard “Pericle il nero” di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio: la storia di un uomo in fuga, scagnozzo di un boss della camorra.
Le indiscrezioni di quest’anno erano per il Maestro Marco Bellocchio con “Fai bei sogni” dal romanzo di Gramellini, ma dopo un lungo silenzio nella sezione certain regard, è entrato l’altro italiano Pericle in nero. Mentre alla Quinzaine des réalisateurs, vedremo “La pazza gioia” di Paolo Virzì, che racconta appunto la gioia di signore pazze.
L’ultimo premio italiano, il festival l’ha assegnato nel 2014 alla giovane Alice Rohrwarcher con “Le meraviglie”.
Se non volessimo parlare di affronto, potremmo chiudere dicendo che forse è meglio non essere invitati che non essere premiati, con tutti i “giganti” che abbiamo.