Chi pensava di aver archiviato la serie di Lara Croft ,che aveva portato sugli schermi un celebre personaggio dei videogame, dovrà ricredersi. Una potente cordata formata da Warner Bros, MGM e GK Films produrranno il reboot della spericolata archeologa. Questa volta si partirà dal principio, quando Lara Croft era ancora un’inseperta e talentuosa cacciatrice di tesori nascosti. Alla regia è stato chiamato Roar Uthaug al suo (“appena” verrebbe da dire) quinto lungometraggio, nessuno dei quali distribuito al cinema in Italia; solo “The Wave” è stato presentato al festival di Torino lo scorso anno, mentre “Magic Silver” è passato direttamente in TV.
Ciò che conforta è il produttore Graham King, davanti al di cui curriculum viene da inchinarsi. Per convincervi di ciò elenchiamo qualche film in più rispetto a quanto facciamo di solito. King è stato produttore di “Traffic” (2000 Sodenbergh), “Alì” (2001 Michael Mann), “The Aviator” (2004 Martin Scorsese); “The Departed” (2006 Martin Scorsese); “Diamanti di sangue” (“2006 Edward Zick); “The Turist” (2010 Florian Henckel von Donnersmarck); “Rango” (2011 Gore Verbinski); “Argo” (2012 Ben Affleck); “World War Z” (2013 Marc Forster). Vi basta? Non ancora? E allora pur sempre senza pretesa di esaustività beccatevi anche “Hugo cabret” (2011 Martin Scorsese – ebbene sì si vede che lavorano bene insieme); “Il Dottor T e le donne” (2000 Robert Altman) in qualità di co produttore e “Jersey Boys” (2014 CLint Eastwood). Questo per dire che di soggetti, sceneggiature, attori e buoni registi se ne deve intendere per forza e potremmo trovarci a rimpiangere di non aver visto i soli quattro film girati dal norvegese Roar Uthaug (sì ma che nome).
Che questo nuovo lancio di Lara Croft abbia successo non è cosa di poco conto per Alicia Vikander, appena reduce da un oscar per attrice non protagonista in “The Danish Girl” e chiamata ora ad impersonare il ruolo che già fu di Angelina Jolie, senza avere peraltro, a differenza della Jolie, quella peculiarità fisica così caratterizzante di Lara Croft. Il pericolo è che ciò che segnò l’inizio di una brillante carriera per una non sia invece una macchia nel curriculum per l’altra. Ma in fin dei conti gli studios coinvolti, così come il produttore, sono di gran livello e molto brava ha dato prova di essere anche la protagonista, a pensarci bene forse l’elemento più debole risulta essere proprio Lara Croft.