Un film per non dimenticare quella che il presidente della Repubblica Sandro Pertini definì “l’impresa più criminale che sia accaduta nella storia d’Italia”. La strage alla stazione ferroviaria di Bologna, 85 morti, 200 feriti, e una città intera che da 34 anni, ormai, aspetta che sia fatta giustizia. Si intitola “Bologna 2 agosto, i giorni della collera” la pellicola diretta da Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio, con Giuseppe Maggio, Marika Frassino, Lorenzo de Angelis, Roberto Calabrese, Tatiana Luter e Enrico Mutti,
per raccontare uno dei più terribili massacri italiani ai tempi degli anni di piombo: una bomba, che esplodendo distrusse le strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe della sta-zione ferroviaria del capoluogo emiliano romagnolo, dove erano collocati gli uffici della Cigar, un’azienda di ristorazione, e circa 30 metri di pensilina, travolgendo il treno Ancona – Chiasso che si trovava in sosta al binario 1. Un ordigno che in pochi istanti spezzò 85 vite umane provenienti da 50 città diverse, italiane e straniere, e che divenne epicentro di un lungo capitolo di indagini non ancora concluse, ma fatte di depistaggi, insabbiamenti, piste internazionali e mandanti impuniti.