Lettere da Berlino

Rudolf Ditzen (pseudonimo Hans Fallada), nel 1946 scrive il best seller “Ognuno muore solo” da cui tratto il film “Lettere da Berlino“, protagonista del romanzo il nazismo.

L’edificio al n° 55 di Jablonskistrasse è il microcosmo della quotidianità della vita comune della classe operaia a Berlino nel 1940.

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Nonostante fossero nel paese degli occupanti, per molti (quelli contrari al regime) erano comunque sotto una forma di occupazione.

I Persicke fedelissimi al partito, la Sig.ra Rosenthal ebrea, l’integerrimo giudice Fromm, la spia Borkhausen, ed i Quangel, tutti hanno qualcosa da nascondere; ed infine l’ispettore Escherich il quale non impersona la figura tipica del nazista.

Con la perdita dell’unico figlio la coppia Quangel ( Emma Thompson e Brendan Gleeson) diventa potente, non avendo più nulla di caro da perdere, possono affrontare e sfidare niente di meno che il nazismo; semplicemente scrivendo cartoline di propaganda “contro”, come atto di opposizione e ribellione.

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Tutto questo senza essere necessariamente degli intellettuali: sapendo che le cose sbagliate non richiedono alcun insegnamento speciale.

Abbiamo sempre considerato i tedeschi tutti nazisti, ma non è del tutto vero.