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Vedozero è presente nella sezione Filmmaker Off  al Filmmaker International Film Festival, in programma dal 25 novembre al 4 dicembre a Milano (Arcolbaleno Film Center e Spazio Oberdan).

Si tratta di un progetto documentario di Andrea Caccia che ci introduce nel mondo dei cosiddetti nativi digitali, la generazione nata cioè nel nuovo millennio.

Cento studenti palermitani raccontano la loro quotidianità (la scuola, gli amici, la famiglia), attraverso lo smartphone, strumento ormai collocato oltre l’indispensabile.

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Originale la proiezione in sala: ad ogni spettatore vengono distribuiti un tablet e delle cuffiette, per poter assistere al film nella dimensione più vicina ai nativi digitali…ma che necessariamente non può che provocare un senso di alienazione agli habitué cinefili.

Altro film sul generis, ma con telecamere professionali è: “Gli anni e i giorni”

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Il primo film sulla scuola raccontata dagli Studenti.

L’ultimo anno di liceo documentato senza filtri e senza veli. Una titanica opera filmica realizzata da Giuseppe Manzi con un budget di tutto

rispetto.

Studenti di oggi che contano il tempo in giorni e gli studenti di ieri che distano anni dalla loro maturità. Un docufilm appassionante come una

fiction. Un riferimento per chi vuol capire il mondo della scuola o anche solo ricordarlo.

Sabrina Dolcini

We are the tide

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Vincitore del premio del pubblico al 34esimo Torino Film Festival, We are the tide (titolo originale Wir sind die flut) è un film dolce, rarefatto e profondamente toccante.
La storia si svolge in una cittadina costiera tedesca in cui la marea all’ improvviso si è portata con sè i bambini del paese, inghiottendoli nei suoi flutti, per poi scomparire insieme a loro.
Dopo anni di ricerche vane ed inconcludenti, due giovani ricercatori decidono di ritornare sul luogo della sparizione per riaprire il caso e cercare una soluzione.
La loro presenza è poco tollerata dagli abitanti del paese che vivono incollati al loro dolore e incapaci di elaborare il lutto della perdita, ad eccezione della giovane Hanna, unica sopravvissuta alla scomparsa di massa.
La ricerca dei due giovani protagonisti andrà ben oltre il fenomeno fisico e si addentrerà negli spazi più profondi e rarefatti dell’ animo umano, scoprendo risposte possibili a domande universali e circolari. Ed ecco che i piani iniziano a confondersi entrando ed uscendo dal fisico al metafisico, passando attraverso la spiritualitá , la materia, il tempo, con un moto ondeggiante proprio come quello della marea, protagonista della pellicola.
Noi siamo la marea, recita il titolo del film, noi siamo ciò che accade o non accade, a noi la scelta.
Opera prima del regista tedesco Sebastian Hilger, classe 1984, We are the tide è senz’ altro un film da vedere per decidere, se e come, diventare noi stessi marea.

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Il Segreto Di Pulcinella- Viaggio nella Terra dei Fuochi

Perché nessuno parla? Tanto che gliene frega che la gente muore, i bambini nascono deformi o muoiono di eucemia… Io l’ho fatto per questa gente qui, perché io avevo tutto da perdere e niente da guadagnare in questa impresa e, infatti, ho perso tutto: come diciamo a Napoli, casa patria e onore… Io ho ancora gli incubi e la notte salto dal letto pensando ai miei errori passati. Chi me lo ha fatto fare… Carmine Schiavone

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C’era una volta un re, anzi no… C’era una volta un regno chiamato Campania Felix, dove la terra era fertile e bellissima e la gente aveva tanta roba buona da mangiare ed era felice…”                                         Comincia così il racconto di Pulcinella ai bambini.     

Anche in Italia esistono filmaker che denunciano, vedi Michael Moore in America, fatti e misfatti; una regione bellissima , ora chiamata la terra dei fuochi.  Questo docufilm (con Maurisa Laurito, Don Maurizio Patriciello, Carmine Schiavone), affronta senza paura l’eco-mafia campana, che ha fatto diventare una discarica a cielo aperto di rifiuti tossici, quelli delle città produttive del nord: circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie, un mix di veleni micidiali. Più di 6.000 roghi sono stati contati solo dal gennaio 2012 all’agosto del 2013, oltre 2.000 i siti inquinati censiti dall’Arpac.

Le istituzioni, colluse e omertose hanno dato modo di perpetrare un ecocidio, con le conseguenti inevitabili emergenze sanitarie, la dispersione di sostanze inquinanti nel suolo e nell’aria e l’inquinamento delle falde acquifere sono, infatti, strettamente correlati con l’incremento di varie forme di tumore. E proprio negli 8 comuni con il maggior numero di discariche di rifiuti censiti si registrano, infatti, i picchi maggiori: Acerra, Aversa, Bacoli, Caivano, Castelvolturno, Giugliano, Marcianise e Villaricca.

La situazione è esplosiva, affonda le radici indietro nel tempo e viene denunciata da anni da cittadini costituiti in comitati e associazioni, da un parroco coraggioso, don Maurizio Patriciello, da medici e Legambiente. Questo documentario è un viaggio nell’inferno di Terra dei fuochi e vuole essere un contributo di verità, ma anche di giustizia nei confronti dei tanti onesti cittadini campani che chiedono dignitosamente il riscatto del proprio territorio e l’affermazione dei principi di legalità e trasparenza.