Tratto dal racconto The Greatest Gift, scritto nel 1939 da Philip Van Doren Stern, è considerato uno dei film più ispiratori, popolari e prediletti del cinema americano, la cui visione è divenuta consueta durante il periodo natalizio.
Frank Capra, considerava il film il migliore da lui stesso prodotto, affermò che il tema centrale della trama riguardava l’importanza dell’individuo e il concetto secondo cui nessun uomo può essere considerato un fallimento. Secondo alcuni critici Capra ne La vita è meravigliosa riuscì per la prima volta a valorizzare in pieno tutte le sfaccettature delle capacità interpretative di James Stewart, dando spazio anche a quelle più cupe, emerse nei momenti di profonda amarezza e disperazione affrontati dal suo personaggio. Lo stile del regista Capra includeva la valorizzazione delle improvvisazioni, che cercava sempre di stimolare.
La vita è meravigliosa ricevette cinque candidature ai premi Oscar 1947: miglior film alla Liberty Films; miglior regia a Frank Capra; miglior attore protagonista a James Stewart; miglior montaggio a William Hornbeck; e miglior sonoro a John Aalberg. Tuttavia non riuscì a prevalere in nessuna categoria, in quanto in quell’edizione la maggior parte dei premi furono vinti dal film I migliori anni della nostra vita, che registrò anche il maggior incasso di quel decennio.
Ai Golden Globe 1947 fu invece assegnato a Frank Capra il premio per la migliore regia. Nello stesso anno, ai National Board of Review Awards, il film venne nominato tra i migliori dieci film, mentre nel 1949 il film vinse un Cinema Writers Circle Award, premio spagnolo, nella categoria miglior film straniero. Nel 1990 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1994, inoltre, ai Young Artist Awards venne assegnato un premio speciale a Jimmy Hawkins, interprete di Tommy Bailey, figlio di George.
L’American Film Institute, oltre ad inserire La vita è meravigliosa nella lista AFI’s 100 Years… 100 Movies, che elenca i cento migliori film statunitensi di sempre, dove occupava l’undicesimo posto nel 1998, per poi scendere al ventesimo nella seconda edizione del 2007 ebbe occasione di omaggiare il film inserendolo anche nelle seguenti liste:
- dei cento film statunitensi più commoventi e ispiratori, dove occupa il primo posto;
- dei cento migliori film sentimentali del cinema statunitense, dove occupa l’ottavo posto;
- i dieci migliori film statunitensi in dieci generi, dove occupa il terzo posto del genere fantasy;
- cinquanta migliori eroi e dei cinquanta migliori cattivi del cinema statunitense, dove Mr. Potter occupa il sesto posto tra i villains e George Bailey il nono posto tra gli heroes.