Puoi baciare lo sposo

REGIA: Alessandro Genovesi
ATTORI: Diego Abatantuono, Monica Guerritore, Salvatore Esposito, Beatrice Arnera, Dino Abbrescia, Diana Del Bufalo, Antonio Catania, Cristiano Caccamo, Rosaria D’Urso, Enzo Miccio

Il film è ispirato a una commedia di Broadway (“My big gay italian wedding”, scritta dall’italoamericano Anthony J. Wilkinson, un musical dagli aspetti molto interessanti) con un tema costantemente attuale: due ragazzi che si amano e vogliono sposarsi. Nessun problema in Germania…. ma in Italia?
Ecco come un avventura viene magistralmente interpretata da ottimi attori, dove ognuno calza a pennello il suo personaggio.
I due fidanzati sono interpretati dal “truce” Genny Savastano di Gomorra, il bravissimo Salvatore Esposito che veste i panni di uno dei giovani gay,


senza mai avere un gesto da effemminato (provate ad immaginarlo) e dal suo compagno (nel film) Cristiano Caccamo.
Il bravissimo Dino Abbrescia, vero “animale da teatro”, raffigura un personaggio ambiguo e molto divertente in cui è lampante la citazione de “Il vizietto”. E poi ci sono Diana del Bufalo, la ragazza del gruppo che con una naturalezza quasi infantile accompagna la coppia nel viaggio verso le rispettive famiglie per comunicare l’evento e Beatrice Arnera, la stalker innamorata pazzamente di Antonio (Cristiano Caccamo) la quale farà di tutto per cercare una “storia” con lui.
Diego Abatantuono e Monica Guerritore, i genitori dello sposo, completano la magnifica interpretazione di una commedia volta all’integrazione e al rispetto per tutte le coppie che vogliono unirsi in matrimonio.


Il tema e il cast hanno reso piacevole e divertente temi importanti e seri, come le unioni civili e i diritti LGBT.

Dal 1 Marzo al cinema

Giovanni de Santis

Un saluto a Vittorio Poletti

Vittorio Poletti si e’ spento ieri tra le braccia della moglie e nel calore della sua famiglia che adorava piu’ di ogni cosa.
Victor era un grande attore , e lo era naturalmente , strutturalmente tanto che la sua carriera era nata in un modo diverso da come si e’ poi sviluppata.

Poletti come “bravo” ne i promessi sposi di Salvatore Nocita

Grande e grosso, barba folta, un fisico imponente , da Parma e da Modena dove viveva pensava di planare a Roma per fare la controfigura di Bud Spenser o di ricalcare le orme del divo di allora per qualche western all’italiana di serie B. Il suo destino era pertanto quello di far ridere in un cinema leggero di stampo popolare.

Poletti con Fellini

Invece era talmente bravo che divenne in breve l’attore piu’ amato dai registi impegnati ed intellettuali , a partire da Federico Fellini che lo apprezzava talmente da sceglierlo anche per l’unica pubblicità che diresse in vita sua , oltre ad affidargli il ruolo indimenticabile del tenore in “..e la nave va…” dove riprendeva l’immagine di Pavarotti.

Poletti e Pavaraotti

Cinema e televisione, con Comencini, anche allora in uno sceneggiato di grande successo e di grande livello in un ruolo commovente e storico.

Poletti e Celentano sul set de “Il Bisbetico Domato”

Ma nella sua Modena che lo annoverava tra i cittadini illustri Victor ha realizzato il suo film piu’ bello , una famiglia perfetta ,una moglie che lo amava e un figlio professionista di prestigio, e a questa famiglia lui ha dedicato gli ultimi anni, pur disturbati da una grave malattia che però non e’ riuscita a fargli perdere la sensazione di aver avuto la capacità di creare qualcosa di bello e di duraturo , al di là del cinema che ricordava come una avventura ormai passata .
Victor è stato un grande attore ,un grande marito , un ottimo padre e un amico indimenticabile.

 

Michele Lo Foco

Dark Night

Regista: Tim Sutton Sceneggiatura: Tim Sutton Cast: Robert Jumper, Aaron Purvis, Karina Macias, Rosie Rodriguez, Anna Rose, Eddie Cacciola, Ann Rose Hopkins Candidature: Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile, vincitore del premio Lanterna Magica alla 73ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. “I’m Joker, I’m Joker!” gridando queste parole, nella notte tra il 19 e 20 luglio 2012, James Holmes, un ragazzo di ventiquattr’anni dottorando in neuroscienze, ha aperto il fuoco uccidendo 12 persone e ferendone altre 58 all’interno di un cinema ad Aurora, nel Colorado, dove gli spettatori si erano radunati per assistere alla prima del capolavoro di Cristopher Nolah “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”, secondo episodio della trilogia cinematografica dedicata a Batman. Questo tragico antefatto di cronaca nera rappresenta il punto di partenza di un film originalissimo in uscita nelle sale italiane il 1° marzo: “Dark Night” di Tim Sutton, presentato al Sundance Film Festival nella selezione ufficiale del 2016 e vincitore del premio Lanterna Magica alla 73ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film, distribuito nel nostro paese da 30Holding, DNAsrl e Mariposa cinematografica nelle sale dal 1 Marzo e sarà inoltre disponibile in esclusiva streaming dal 9 marzo sul portale Cinemaf. L’opera tratta sicuramente una questione di grande attualità, non solo per il territorio americano ma anche purtroppo per l’Italia, alla luce dei terribili episodi di cronaca degli ultimi anni. Il regista offre una risposta aperta e meditata sul problema: non vuole denunciare o isolare la figura di un folle, un “diverso” che inquina la normalità “sana” della società occidentale; al contrario Tim Sutton costruisce il suo film attorno a sei personaggi le cui vite vengono osservate e montate in parallelo; tutti potrebbero essere potenzialmente i responsabili della strage, poiché tutti, osservati nella loro straniante solitudine quotidiana, appaiono affetti da debolezze psicologiche di varia natura: dalla dipendenza dai social a quella dai videogame, dalla mania per le armi da fuoco a quella per un’effimera bellezza fisica. Insomma il regista sembra suggerirci come James Holmes non debba essere considerato un capro espiatorio, un bersaglio facile per la gogna mediatica, non è un mostro strumentalizzabile in una qualsiasi campagna elettorale; James Holmes è un prodotto della società in cui vive con tutte le sue contraddizioni. James Holmes è in fondo ognuno di noi. Al cinema dal 1 Marzo 2018  Marco Citro


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