Non viene commentato spesso, anzi è un concetto sepolto da argomenti artificiosi, ma tanto cinema e tanto spettacolo sono la precisa derivazione del desiderio di un uomo collegato con lo spettacolo di possedere una donna, di valorizzarla per poi averla in esclusiva, o quasi.
E’ un meccanismo che non riesce sempre, o che non riesce del tutto, ma spesso funziona, tanto più quella donna, quell’attrice, ha lo spasmodico desiderio di apparire, non equilibrato da un cervello funzionante.
Il fatto che la Gregoraci interpreti Mata Hari non può essere la determinazione di un uomo d’affari esperto di cinema, così come la presenza in video di Asia Argento o della Muccitelli non può dipendere da una accurata selezione delle professionalità. Ma anche la Loren sposò il suo produttore, come la Mangano, e così pure Micaela Ramazzotti è la moglie di Virzì.
Passano gli anni, scorrono i personaggi, ma gli uomini si vogliono accaparrare le donne belle e le donne belle vogliono sistemarsi definitivamente sullo schermo, rinunciando, come diceva Freud, ad un po’di felicità per un po’ di sicurezza.
Il desiderio è un motore potente che stimola ad agire: senza desiderio le montagne non si scalano, e spesso una donna attraente è come una montagna. Ma cinema e televisione sono la pozione magica che fa innamorare. Una particina, una rubrica, uno spot, anche le previsioni del tempo ed ecco che la montagna diviene una collinetta del proprio giardino, ecco che la bella si concede alla bestia senza alcuna esitazione, e da lì in avanti tutto funziona perfettamente.
La donna, la pseudo attrice, la pseudo giornalista è lì, si offre agli occhi acquosi dei telespettatori, ai loro desideri inconsci e malsani, sente di essere posseduta dalle loro menti, riconosciuta per strada, e si autoerotizza pensando a stessa come oggetto offerto e non posseduto.
Finché ci sarà la donna, è garantita la produzione di programmi e di film, e questo, tutto sommato, è positivo, anche perché, ogni tanto, nasce qualche volto interessante e qualche professionalità vera, e allora siamo tutti contenti.
Brigitte Bardot è stata la donna di molti e di nessuno, ma certamente bisogna ringraziare il primo che l’ha desiderata e valorizzata. Poi ci ha pensato da sola ad incontrare il mondo.
Michele Lo Foco