IO SONO MIA, il film su Mia Martini

Regia di RICCARDO DONNA

prodotto da LUCA BARBARESCHI

CAST:

Mia Martini     SERENA ROSSI

Andrea            MAURIZIO LASTRICO

Sandra            LUCIA MASCINO

Loredana Berté          DAJANA RONCIONE

Alberigo Crocetta       ANTONIO GERARDI

Ci sono artisti che hanno saputo, come pochi, esprimere lo spirito del tempo in cui vivevano e anzi, talvolta, anticiparne il corso.

Tra questi c’è Mia Martini.

Un’artista dalla voce unica, un’esperienza umana scandita da grandi successi e da un privato denso di emozioni, sempre in bilico tra crisi esistenziali e traguardi professionali.

Per Mia Martini la consacrazione arriva nel 1972 con il brano “Piccolo Uomo“, che vince il Festivalbar e, l’anno dopo, bissa con il capolavoro “Minuetto“, in assoluto il suo 45 giri più venduto.

Il 1974 è un anno fondamentale per Mia Martini che è considerata dalla critica europea la cantante dell’anno: i suoi dischi escono in vari paesi del mondo e registra i suoi successi in francese, tedesco e spagnolo, ottenendo consensi significativi anche all’estero. In particolare, in Francia dove viene paragonata a Edith Piaf

Una vita intensa e una personalità sincera e autentica, che ha saputo tenere testa a pregiudizi emarginanti e che non ha voluto scendere a compromessi, pagando a duro prezzo le proprie scelte artistiche e personali.

Questa è la sua storia e il racconto del pregiudizio che ha deviato il corso della sua vita.

Molto bene che si può aggiungere d’ altro???

L’anteprima tenuta a Milano in data 10/01 di “IO SONO MIA” con tanto di conferenza e buffet (in collaborazione con Rai Fiction ecco del perché del buffet) con giornalisti e critici cinematografici fa notare l’aspetto ancillare della sala cinematografica rispetto alla televisione.

Un tempo si presentavano i trailer delle novità cinematografiche in TV, ora è la TV che “usa” la sala per promuovere le loro fiction….. come cambiano i tempi!

Senza dimenticare che anche la Rai (vi è un cameo di un dirigente di rete, all’epoca era solo la TV generalista che comandava in primis) aveva bistrattato la tanto amata “MIMI”, seguendo pedissequamente l’onda del turpiloquio infangante sulla sua persona, da parte di quelli che ora si chiamerebbero “media”.

A distanza di decenni, forse per riparare al danno, ecco che co producono una fiction che esalta l’artista, dalla morale di livello non certo comune ad altri.

Facendo business, chiaramente, la morale in questo caso non viene considerata, pecunia non olet.

Sono certo che negli anni a venire ci ricorderemo più di MIMI’ che della (anche se pur brava) sorella Loredana, il talento e la passione che profuse, hanno lasciato un segno nel panorama musicale indimenticabile a dispetto di tutte le maldicenze passate.

Viene presentato in anteprima sul grande schermo solo il 14, 15, 16 gennaio

il biopic su un’artista unica dalla voce inimitabile

a febbraio in onda su Rai1

Brous Gandin

 

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