Il balletto contemporaneo arriva nelle sale italiane, in diretta via satellite nei cinema italiani il 16 maggio alle ore 20.15
L’appuntamento della Royal Opera House di maggio è con il balletto contemporaneo ed è previsto per giovedì 16 maggio alle 20.15. Triple Bill verràtrasmesso nei cinema italiani in diretta via satellite dalla Royal Opera House di Covent Garden, a Londra, Il volto contemporaneo del Royal Ballet viene svelato nei tre lavori, due recenti e uno inedito, dei tre coreografi Christoper Wheeldon,Crystal Pite e Sidi Larbi Witin Cherkaoui.
Tutti e tre i pezzi mostrano al pubblico le nuove visioni sulla danza del Royal Ballet. Within the Golden Hour di Wheeldon èispirato al cambiamento delle stagioni ed è incentrato su sette coppie che si separano e si mescolano tra di loro. Si avvale della musica di Vivaldi ed Ezio Bosso ed è illuminato dai colori del tramonto.
Segue Medusa, il pezzo inedito del coreografo belga Sidi Larbi Cherkaoui, che è un vero e proprio inno alla contemporaneità.
Il pezzo che chiude la rappresentazione è Flight Pattern di Crystal Pite: qui, attraverso la danza contemporanea, il coreografo esprime una toccante riflessione sulla crisi dei migranti, con 36 ballerini che si muovono all’unisono sulle note della musica tratta dalla Symphony of Sorrowful Songs di Henryk MikołajGórecki.
Gli appuntamenti con la Royal Opera House al cinema offrono al pubblico di tutto il mondo i migliori posti in sala e includono materiale esclusivo capace di raccontare quel che accade dietro le quinteconinterviste e dettagliati ritratti dei performer. Nella stagione 2017/18 più di un milione di persone a livello internazionale hanno assistito a una produzione di un’opera di punta o di un balletto della Royal Opera House in uno degli oltre 1.500 cinema che partecipano all’iniziativa in 51 nazioni.
UDINE – 77titoli in programma (52 in concorso) provenienti da13cinematografie, una retrospettiva, una monografia, un omaggio al nuovo cinema indipendente coreano, un restauro in anteprima mondiale e più di 100 eventi tematici nel cuore della città: ecco, per la ventunesima volta, il maggiore avamposto europeodel cinema popolare asiatico. Ecco il Far East Film Festivaldi Udine.
I riflettori si accenderanno venerdì 26 aprile con l’anteprima mondiale del potentissimo Birthday (ore 20.00) seguito dall’anteprima italiana del super action hongkonghese Bodies at Rest(ore 22.25). Ad accompagnareBirthday sul palco saranno la regista, Lee Jong-un, e la straordinaria protagonista: Jeon Do-yeon,la più grande star femminile del cinema asiatico contemporaneo. Incoronata a Cannes per Secret Sunshine, la regina sarà incoronata anche a Udine con il Gelso d’Oro alla Carriera, affiancando nella hall of fame dei giganti orientali Jackie Chan, Joe Hisaishi, Brigitte Lin e Johnnie To.
Sempre parlando di colossi dell’entertainment asiatico, saranno premiati con il Gelso d’Oro alla carriera anche altri due guest of honour: mister Anthony Wong, autentica leggenda vivente di Hong Kong (torna a Udine dopo vent’anni esatti: fu ospite del primissimo FEFF!), e la meravigliosa diva-attivista cinese Yao Chen, 80 milioni di follower, che Time Magazine ha inserito fra le 100 persone più influenti del mondo. E il mondo, fino a sabato 4 maggio, si darà appuntamento al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”.
Film di oggi e film “di domani”. Film che parlano la lingua dell’attualità, cominciando dalle 14opere prime incluse nella line-up (concorrono per il Gelso Bianco e saranno sottoposte all’esame di tre giurati: Giovanna Fulvi, programmatrice del Toronto Film Festival, Freddy Bozzo, storico fondatore del BIFFF – Brussels International Fantastic Film Festival, e Mattie Do, prima e unica regista donna del Laos). Film che, a volte, indagano lo stesso tema da angolazioni completamente diverse, come le tre stupende ballate senili Only The Cat Knows, Romang, Heaven’s Waiting: una giapponese, una coreana, una filippina. Come cambia la percezione della realtà, da nazione a nazione?
Un affascinante “gioco delle differenze” che non si esaurisce qui e nemmeno nell’atteso remake coreano del nostro Perfetti sconosciuti (cioè Intimate Strangers): il FEFF 21 ci ha costruito sopra un segmento speciale, The Odd Couples, curato da mister Roger Garcia. 2 “strane coppie” di gemelli cinematografici dove l’Oriente si misura col proprio “doppio” occidentale e viceversa (My Name Ain’t Suzie /Il Mondo di Suzie WongCity On Fire/Le Iene).
Altro segmento speciale 100 Years of Korean Cinema: I Choose Evil – Lawbreakers Under the Military Dictatorship. Una retrospettiva (8 film) e una monografia messi a punto dal FEFF 21 con il sostegno del KOFIC (Korean Film Council) e la collaborazione del KOFA (Korean Film Archive), ragionando sui concetti di “libertà” e di “censura”.
Il cinema, al Far East Film Festival, non viene solo celebrato (3 anteprime mondiali, 12 internazionali, 18 europee), ma viene anche declinato al futuro: quest’anno sono 15i progetti scelti per Focus Asia, il market del Festival, e 10 per Ties That Bind, il workshop Asia/Europa. Oltre 200 i professionisti del settore attesi a Udine, da 36 paesi, e c’è un’importante novità: il Co-Production Day. Un grande tavolo di lavoro che, il 1° maggio, radunerà filmmaker e produttori, europei e asiatici, per analizzare e sviluppare l’accordo co-produttivo Italia/Cina del 2018.
Non resta che aggiungere… buio in sala: it’s FEFF 21 time!
Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi. Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.
In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza.
Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.
L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.