Regia di Luca Medici (Checco Zalone).
con Checco Zalone, Souleymane Silla, Manda Touré, Nassor Said Berya, Alexis Michalik.
Genere Commedia – Italia, 2020
Nel lontano 2009 il primo film di Luca Medici in arte Checco: “Cado dalle nuvole”, Zalone sognava di fare il cantante ora il sogno continua, ed una nuova avventura si compie.
Questa ultima “fatica” Checco Zalone si cimenta anche come regista, accompagnato da nientemeno che Paolo Virzì e per non farsi mancare nulla sono sue le musiche, oltre ad essere l’interprete principale…chiaramente.
Tipico esempio di “cinepanettone” tardivo (sarà programmato il 1 Gennaio 2020), verte sullo stereotipo del borghese arricchito e vacanziero, immerso nel lusso sfrenato in villaggi a molte stelle che prova (e ci riesce) ad evadere il fisco, costruito su battute canzonatorie che si addicono alla risata coatta: il cameo interpretato della mitica Barbara Bouchet, la Sig.ra Inge plurimilionaria è azzeccatissimo.
Non si abbandonano le scenografie nella sua terra: la Puglia, con l’inserimento magistrale dell’ex presidente della regione Nichi Vendola che fa la parodia di se stesso: chapeau.
Le battute chiaramente sono sarcastiche, si affronta il tema della migrazione partendo dall’Italia verso l’Africa e ritorno, in maniera rocambolesca piene di citazioni (come negli altri film) e luoghi comuni tipicamente de noialtri.
Non manca il politico nato dal nulla, ma capace di scalare tutti i gironi arrivando addirittura alla Presidenza del Consiglio (citando Dante e il Movimento 5 Stelle).
Il plot della giovane e piacente ragazza che farà innamorare Checco è costante, da contro altare il tema attuale e scottante, la drammatica situazione dei migranti di qualsiasi tipo, guerra o povertà, al centro un bambino deve raggiungere il padre, già in Italia, completa il quadro della rappresentazione scenica tragicomica.
La produzione è ricca, anche se essendo una commedia non ha bisogno di grandi e costosi effetti speciali e con molta parsimonia non si è nemmeno approfittato di coinvolgere altri nomi da “botteghino”, tipico esempio di one man band, che tradotto in italiano, significa macchina da soldi.
Ai posteri la sentenza su quanto durerà il filone costruito ad arte dal Dottor Zalone, laurea in giurisprudenza che come tanti suoi coetanei, ha studiato molto per poi finire a fare altro, chi ha dovuto fare il cameriere in Inghilterra, chi più fortunato o bravo a fare il regista e attore!
O come un personaggio (minore) del film: da precario a capo delle istituzioni, come sta’ succedendo ultimamente anche nella realtà.
Al cinema dal 1 gennaio 2020
Brus Gandini