Regia: Fred Zinnemann
Cast: Spencer Tracy, Signe Hasso, Hume Cronyn
Regista austriaco naturalizzato statunitense, Fred Zinnemann, si trasferisce a Los Angeles e, dopo alcuni corti, debutta nel lungometraggio. Il suo è stato il cinema di un professionista onesto,
che si adattò alle imposizioni hollywoodiane girando opere di genere al servizio delle star. Vinse molti premi, con film come “Da qui all’eternità”, “Mezzogiorno di fuoco” e “Un uomo per tutte
le stagioni”. I suoi personaggi sono individui moralmente ammirevoli e coerenti con sé stessi anche se si muovono in contesti ambigui o criminali.
Nei due film contenuti in questa raccolta, Zinnemann ribadisce le sue radici europee, la sua nostalgia per un mondo in realtà morto con la fine delle retoriche contrabbandate da quei regimi
totalitari che lui, esule, non aveva mai direttamente conosciuto e sofferto.
In “LA SETTIMA CROCE”, sette tedeschi antifascisti fuggono da un campo di concentramento nazista nel 1936. Gli aguzzini che li inseguono li catturano uno alla volta e li crocifiggono.
Solo uno di loro riesce a scappare alla condanna, raggiunge la sua città e cerca aiuto presso un’antica fiamma, che però… ispirato a un romanzo di Anna Seghers del 1942,
il film ha al suo attivo la grande fotografia di Karl Freund.
Riccardo Cusin Studioso della storia del cinema