Regia: James Marsh
Genere: Biopic
Durata: 96′
Cast: Gabriel Byrne, Sandrine Bonnaire, Maxine Peake
La vita di Samuel Beckett ripercorsa in un viaggio a ritroso a partire dal 1969, quando vinse (suo malgrado) il Premo Nobel per la Letteratura. Un viaggio interiore di Beckett (interpretato da un eccezionale Gabriel Byrne) che ripercorre in un confronto con se stesso le tappe fondamentali della sua vita tra amori, amicizie, avventure e soprattutto sensi di colpa: dall’infanzia trascora a Dublino con la madre ultra conservatrice, agli esordi nel mondo letterario a fianco di James Joyce nella sua amata Parigi, dove vivrà l’esperienza della guerra e conoscerà la compagna di vita Suzanne. Il risultato è un ritratto inedito e divertente di Beckett uomo, prima che scrittore e sceneggiatore.
James Marsh, regista già Premio Oscar per “La teoria del tutto“, torna con un biopic questa volta sullo scrittore irlandese tra i fondatori del Teatro dell’Assurdo, per rappresentarne però il lato umano più che la carriera letteraria. L’inizio del film con la cerimonia del riconoscimento più alto che uno scrittore possa ricevere, diventa il pretesto per conoscere l’uomo dietro l’artista, per scoprire le esperienze più salienti della sua vita che l’hanno portato a scrivere le opere che l’hanno reso celebre in tutto il mondo. Scopriamo così la sua necessità di evasione da una madre autoritaria e austera, il carattere cinico e a tratti freddo che non gli impedisce però di trovare dei legami sinceri e profondi con il suo mentore Joyce (e, conseguenza inevitabile, con la famiglia dello scrittore) con il collega e amico Andy e con le due donne della sua vita: Suzanne e l’amante Barbara. Un racconto rappresentato in chiave quasi psicanalitica, dove lo stesso Beckett si ritrova a fare i conti con le esperienze vissute con queste persone, tra gioie e dolori, in quello che è il teatro della sua vita.
Non un classico biopic quindi, ma la rappresentazione di una serie di eventi che volente o nolente formano una persona, seguendo quel flusso fuori dalle logiche razionali che è proprio del Teatro dell’Assurdo. Un film piacevole e leggero, la cui forza risiede soprattutto nella bravura dei suoi attori protagonisti, soprattutto Byrne nei panni di Beckett e Gillen in quelli di Joyce.
Prima danza, poi pensa sarà distribuito nelle sale cinematografiche da BIM Distribuzione a partire dal 1 febbraio 2024. Sul nostro canale youtube potete vedere il trailer.
Francesca De Santis