CAPITAN HARLOCK. L’ARCADIA DELLA MIA GIOVINEZZA

A 45 ANNI DAL SUO DEBUTTO ITALIANO NELLE SALE SI FESTEGGIA  L’EROE RIBELLE NATO DAL GENIO CREATIVO DI LEIJI MATSUMOTO CAPACE DI ISPIRARE UN’INTERA GENERAZIONE

 Trailer:

 

LA PIU’ GRANDE REUNION AL CINEMA DI TUTTI I FAN DEL VISIONARIO PIRATA DELLO SPAZIO SOLO IL 20, 21, 22 MAGGIO

Spietato, idealista, leale e incorruttibile, Capitan Harlock è il pirata spaziale più famoso dell’animazione giapponese. Benda nera a coprire un occhio, cicatrice che gli attraversa il volto, un lungo mantello nero, stivali che anticipano il suo arrivo con passo leggero ma autoritario. Capitan Harlock è prima di tutto un personaggio nato a fumetti nel 1977 per mano di Leiji Matsumoto, che al corsaro dello spazio aveva in realtà dedicato più di un’opera, quelle dove il protagonista è conosciuto come il “proto-Harlock”. In un manga del 1972, Gun Frontier, ambientato nel vecchio West, Harlock fa per esempio la conoscenza con il giapponese Tochiro: colui che diventerà nella fenomenologia della serie il suo migliore amico, nonché il costruttore geniale della nave Arcadia. Il pirata diventa una star nel 1978 quando Toei dà vita alla celeberrima serie animata in 42 episodi diretta da Rintarō. Nell’anime l’Arcadia cambia colore rispetto al fumetto, un colore blu notte. Inoltre, per accentuare il tono drammatico e nostalgico della trama viene creato il personaggio di Mayu: la piccola è molto affezionata a Harlock e in più di un’occasione giocherà un ruolo centrale nell’affetto e nelle decisioni del pirata. Se in Giappone il corsaro spaziale occupa le pagine dei principali mensili specializzati in animazione e viene omaggiato da numerosi libri illustrati, in Italia la popolarità della serie si fa registrare anche grazie al successo della sigla cantata da La banda dei bucanieri (Fonit Cetra), scritta da Luigi Albertelli con Vince Tempera.

 

 

 

 

 

 

 

In CAPITAN HARLOCK. L’ARCADIA DELLA MIA GIOVINEZZA la guerra contro gli Illumidiani é perduta, la libertà una chimera. Un valoroso guerriero torna, stanco ma indomito, sul suo pianeta occupato: il suo nome è Harlock. Le città sono in rovina e i governanti corrotti non hanno esitato a vendersi all’invasore. Ma c’è ancora qualcuno che combatte per la libertà: Maya, la “voce” della resistenza; Zoll, il mercenario di Tokarga deciso a vendicare il suo popolo; Emeraldas, una piratessa spaziale. E infine Tochiro, legato ad Harlock da un’amicizia che si trasmette da generazioni, il geniale costruttore di una possente astronave che porta il nome di un’utopia: Arcadia. La battaglia per la libertà sta per iniziare.

Giovanni De Santis

ENNIO DORIS C’E’ ANCHE DOMANI

Medusa Film - Ennio Doris – C’è anche domani

un film di GIACOMO CAMPIOTTI

con MASSIMO GHINI e LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE

tratto dall’autobiografia di Ennio Doris
C’È ANCHE DOMANI
(edizioni Sperling & Kupfer)

EVENTO SPECIALE AL CINEMA 15, 16, 17 APRILE

 

 

 

 

 

 

2008  crollo di Lehman Brothers ed inizio di una pesante crisi economica.
Ennio Doris, l’uomo d’oro della finanza italiana, il “banchiere gentile” che costruì la banca Mediolanum attiva nel settore della finanza e del risparmio,   prende  decisioni  sorprendenti. Con continui flashback il film  si dipana lungo tre archi temporali. Quello del bambino con una capacità d’osservazione straordinaria, quello del giovane uomo innamorato e con un sogno nel cuore e quello del banchiere entrato nell’immaginario collettivo.
Con una retorica che non lascia tregua il film sciorina situazioni e personaggi in un lungo arco temporale con un falso sottofondo buonista. Un Berlusconi senza età domina la scena nell’ultima parte della pellicola.

 

 

 

 

 

Bravi sicuramente MASSIMO GHINI e LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE (  e solo loro ), ma non basta per un film che speriamo non sia il primo di una lunga serie di pellicole celebrative del Presidente Belusconi.
prodotto da GUIDO BORGHI
una produzione MOVIE MAGIC INTERNATIONAL

Trailer

 

 

 

 

 

SERENA PASINETTI