Regia: Joshua John Miller
Con: Russel Crowe , Ryan Simpkins , Adam Golderg
genere: Horror
al cinema dal 30 maggio 2024, qui potete vedere il trailer.
L’ultimo film con Russel Crowe è un Horror che intreccia finzione e realtà. Diretto da Joshua John Miller, il film è ispirato a eventi accaduti durante la produzione de “L’Esorcista” di William Friedkin, in cui il padre del regista ha recitato come Padre Karras.
Russel Crowe, quindi, interpreta Anthony Miller, un attore in declino che ottiene il ruolo di un prete esorcista in un film. Tuttavia, durante le riprese, cominciano a manifestarsi strani ed inquietanti fenomeni che lo trascinano in una spirale di follia. La trama esplora il mistero che avvolge il set e il passato oscuro del protagonista, rendendolo una minaccia anche per sua figlia.
Quando un film moderno cerca di ispirarsi a un capolavoro del passato, spesso emergono interessanti confronti tra l’originale e il nuovo prodotto. L’esorcista è un film cult che ha avuto un impatto significativo non solo sul genere horror ma anche nella cultura popolare, grazie alla sua atmosfera cupa, alle performance intense e agli effetti speciali innovativi per l’epoca. L’esorcismo – ultimo atto, come già accennato , ispirandosi alle esperienze del padre del regista, crea un legame metacinematografico tra finzione e realtà, esplorando le conseguenze psicologiche del ruolo dell’attore e affrontando tematiche solitamente sdoganate nel genere Horror, come traumi infantili legati alla pedofilia, l’omosessualità, i legami con la religione e naturalmente la possessione.
In esso sono presenti numerosi richiami al film del 1973, sia visivi che narrativi, cercando di evocare la stessa tensione e terrore, inoltre integra tecniche cinematografiche contemporanee e un contesto attuale, rendendo il racconto più accessibile alle nuove generazioni anche tramite l’utilizzo di un mix di effetti speciali e un setting che oscilla tra il reale e il sovrannaturale.
In sintesi, L’esorcismo – Ultimo Atto, tenta di onorare il leggendario L’esorcista mantenendo la sua essenza horror e aggiungendo una dimensione psicologica contemporanea, ma l’impatto culturale e artistico dell’originale rimane ineguagliato.
Miriam Dimase