PRESENTAZIONE DI BEYOND ALIEN: H.R. GIGER

20 giugno 2024, ore 12 Museo Nazionale del Cinema, Torino 

Navigare s.r.l, in coproduzione con Glocal Project e ONOarte, presenta Beyond Alien: H.R. Giger, la prima e unica ampia retrospettiva prevista in Italia dedicata a Hans Ruedi Giger, uno degli artisti più visionari del secondo Novecento. 

La mostra, a cura di Marco Witzig, massimo esperto internazionale dell’artista, si terrà dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025 al Museo Mastio della Cittadella di Torino.

Conosciuto al grande pubblico come l’uomo che ha creato l’immaginario del film Alien, Hans Ruedi Giger è soprattutto un artista poliedrico, dotato di un proprio e unico stile, “biomeccanico”, come lui stesso lo definiva, e che ha sperimentato le tecniche più diverse.

L’esposizione vuole ripercorrere, a dieci anni dalla scomparsa, l’intera carriera del grande maestro svizzero che ha profondamente cambiato e influenzato il surrealismo, l’horror fantascientifico e l’immaginario gotico contemporaneo: un evento unico che coinvolgerà la città di Torino, con il sostegno del Comune di Torino e del Museo Nazionale del Cinema che ospiterà un ciclo di eventi, incontri e proiezioni.

“H.R. Giger è stato uno dei creatori più suggestivi e attraenti degli ultimi tempi, la cui opera suscita un enorme fascino nei diversi settori artistici dell’underground. È stato un artista dalla personalità contrastante che ha sviluppato negli ultimi quattro decenni un’Opera molto personale e di grande impatto visivo e simbolico. Il suo universo è interamente oscuro, grazie a un particolare surrealismo, abietto e sontuoso, meccanico e anatomico, capace di incutere terrore e ammirazione allo stesso tempo. Giger, con il suo stile unico, è diventato uno dei maggiori rappresentanti dell’arte visionaria e fantastica del XX secolo e nonostante il riconoscimento nella cultura pop, la sua opera ha avuto una scarsa approvazione negli ambienti istituzionali ed è significativamente assente dai libri di storia dell’arte. Questa importante retrospettiva è quindi un’occasione per interrogarsi sul posto che dovrebbe avere l’opera di un artista che ha influenzato e influenzerà ancora a lungo la cultura contemporanea tutta.Marco Witzig, curatore della mostra.

In mostra oltre cento pezzi originali fra dipinti, sculture, disegni, fotografie, oggetti di design e video provenienti dal Museo Giger in Svizzera, diretto da Carmen Giger, vedova del maestro, in un percorso espositivo che permetterà a tutti i fan di immergersi nel mondo dell’artista e di ammirare dal vivo alcuni dei pezzi più iconici e di approfondire aspetti meno conosciuti del lavoro di Giger.  Quattro le sezioni della mostra ispirate agli ambiti più importanti sviluppati dal maestro: il cinema, la musica, il surrealismo e l’orrore cosmico.

Nella sezione dedicata al cinema saranno esposte le opere che hanno contribuito a creare il mito del “ciclo di Alien” ma anche quelle eseguite per Dune, il film mai realizzato di Alejandro Jodorowsky. La musica è un altro elemento fondamentale nel lavoro di Giger che realizzò le copertine di numerosi dischi di band come Debbie Harry, Emerson, Lake and Palmer, Magma, Dead Kennedys e molti altri. Una sezione sarà riservata poi al surrealismo, che Giger ha contribuito a ridefinire in termini contemporanei. Infine, spazio all’orrore cosmico: la filosofia letteraria sviluppata dallo scrittore H.P. Lovecraft, che Giger ha trasformato in immaginario visivo, creando atmosfere perturbanti che ci seducono e spiazzano al tempo stesso.

CREDITI 
La mostra è presentata da Navigare S.r.l., in coproduzione con Glocal Project e ONOarte. È realizzata con il 
patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Torino ed è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema con alcuni incontri alla Mole Antonelliana e un ciclo di proiezioni al Cinema Massimo.
TARIFFE 
– Tariffa standard della mostra (intero festivo: € 17,00 | intero feriale: € 14,00 | ridotto: € 12,00) 
– Sono aperte le prevendite per acquistare i biglietti online sul sito di Ticketone www.ticketone.it  
 ABBONAMENTO MUSEI ha aderito all’iniziativa garantendo, così, ai suoi tesserati l’ingresso in mostra gratuito. 
 TRENITALIA offre delle agevolazioni ai visitatori che esibiranno in mostra il titolo di viaggio Trenitalia con le opzioni “Formula 2×1″ e “Biglietto ridotto a 10 €”; per maggiori dettagli visitare il sito www.mostragiger.com  

INFORMAZIONI

5 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025

Museo Mastio della Cittadella, Torino

Corso Galileo Ferraris, 0 – angolo Via Cernaia, Torino (TO)

www.mostragiger.com 

www.navigaresrl.com 

 

La Direzione

Lo spettacolo delle donne

La clamorosa litigata tra il regista Virzì e la sua ex moglie Micaela Ramazzotti, con distruzione di un ristorante, intervento del nuovo fidanzato dell’attrice, l’arrivo finale della Polizia, non deve essere valutato come avvenimento “cafonal” degno degli articoli di Dagospia ma come rivelazione di uno degli aspetti più rilevanti ma sotterranei dello spettacolo, vale a dire il rapporto tra uomo e donna. Non c’è bisogno di dilungarsi troppo nel descrivere che ancora oggi il possesso di una donna bella, il poter condividere con lei le pulsioni sessuali ed il poterla esibire coram populo siano elementi ambiti dalla gran parte degli uomini.

Tra le esperienze lavorative maschili che consentono di esercitare un potere attrattivo sulla donna c’è in primo luogo lo spettacolo e soprattutto il cinema, che è l’ambito nel quale le donne possono soddisfare anche la loro innata propensione all’esibizione. Pertanto una buona parte delle avventure filmiche e del desiderio maschile di svilupparle dipende dalla dietrologica ambizione di poter gestire il rapporto con una donna attraente, ancorché attrice, consentendole di esibirsi: bene o male non è possibile garantirlo, perché dipende dalla storia e dal regista, che a sua volta, unitamente al produttore, può esercitare sull’attrice una forte autorità. Talvolta tra regista e produttore si crea una competizione nella quale la forma, l’autorevolezza e la professionalità giocano un ruolo determinante. Ovviamente, se una giovane attrice desidera ardentemente affermarsi, la strada più veloce è quella di affidarsi in esclusiva ad un produttore o ad un regista già conosciuti, garantendosi in tal modo un posto privilegiato nei prodotti in corso di realizzazione.
In tal caso la parola più usata è “amore”, e non “sotterfugio” o “metodo” strumentale, perché fa parte dell’inconscio maschile quello di ritenersi adeguati al rapporto con una donna attraente, e pertanto tra amore e adeguatezza il risultato è un rapporto consolidato nel quale la parola chiave invece è “lavoro” o “successo”.
Ma il successo è un’arma a doppio taglio, di quelle che non sembrano pericolose ma che invece innescano nelle donne il seme della libertà. Infatti se grazie al lavoro dell’uomo la donna raggiunge la desiderata indipendenza e notorietà, la natura comincia ad emergere, e i disequilibri di una coppia diventano sempre più evidenti in quanto non più repressi dalle vicende lavorative e dalle ambizioni. Raggiunta pertanto una certa parità nell’ambito dello spettacolo, può capitare che l’attrice si liberi del passato e si dedichi a soddisfare la propria natura estetica e culturale, che prima aveva sacrificato con grande lavorio, e dimostri con i fatti che la sua natura, ancorché primitiva e rozza, è ben diversa da quella esibita precedentemente.
L’equilibrio che si compone di vari elementi quali il denaro, la notorietà, la tranquillità, la soddisfazione sessuale, l’appagamento estetico, il lusso, le prospettive, non è mai un aspetto da sottovalutare nell’esaminare un rapporto e nel cercarne le motivazioni, perché queste possono venir meno soprattutto in un settore così prono all’immagine, ma possono anche costituire la spina dorsale di quei rapporti che invece resistono alle intemperie e si consolidano. Resta il dato darviniano che l’evoluzione delle donne ha modificato il mondo occidentale mentre l’uomo è rimasto legato al suo ruolo di strumento occasionale di piacere e di sviluppo.
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Avevo parlato di questo argomento, esattamente due pomeriggi orsono, con la psicologa Vera Slepoj, alla quale, grazie alla mediazione del Ministro Sangiuliano, ero legato per una comune visione della realtà.

Vera questa notte, incredibilmente, ci ha lasciato: a Lei un pensiero affettuoso e la certezza che i suoi libri rimarranno perennemente a ricordare il suo lavoro.
Avv. Michele Lo Foco

LUPIN III – LA PIETRA DELLA SAGGEZZA”

LUPIN III – LA PIETRA DELLA SAGGEZZA”

di SÔJI YOSHIKAWA

AL CINEMA IN VERSIONE RESTAURATA 4K

CON LO STORICO DOPPIAGGIO DEL 1979

IL 24, 25, 26 giugno arriverà nelle sale italiane in versione restaurata in 4K LUPIN III – LA PIETRA DELLA SAGGEZZA di Sôji Yoshikawa, primo anime realizzato con la tecnica “Animevision”, un formato widescreen che segnò l’inizio di una nuova era per l’animazione.

Lupin III: La pietra della saggezza, Recensione del primo film della serie

Uscito in Giappone nel 1978 e sceneggiato da Monkey Punch, Atsushi Yamatoya e Sôji Yoshikawa, il film torna al cinema con lo storico doppiaggio con cui fu presentato nelle sale italiane nel 1979 e con la mitica sigla originale Planet e scritta da Norbert Cohen e composta da Farouk Safi e Sharon Woods, cantata in inglese da Daisy Daze and the Bumble Bees. Usata come sigla d’apertura e chiusura prima del 1987, Planet e presenta un testo fantascientifico non inerente alla serie, ma presumibilmente ispirato al romanzo erotico Histoire d’O. Dal 2004 è stata usata come sigla di chiusura nell’ambito della messa in onda della serie col primo doppiaggio.

Lupin III: La pietra della saggezza, cast e trama film - Super Guida TV

LUPIN III – LA PIETRA DELLA SAGGEZZA prende il via con l’ispettore Zenigata che viene informato del fatto che il suo acerrimo nemico Lupin III è stato giustiziato. Nel frattempo, anche Lupin apprende la notizia. Così, quando entrambi si recano in Transilvania per indagare, si accorgono che il defunto è un sosia perfetto del famoso ladro. La vicenda si sposta quindi in Egitto dove Lupin III ruba dalla piramide di un faraone una misteriosa pietra, detta la Pietra del Saggio, portandola con sé a Parigi…

Luci, colori, animazione perfetta. Un vero piacere per gli appassionati della serie ma non solo.

La nuova Stagione Anime al Cinema, un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione coi media partner Radio Deejay, MYmovies.it, Lucca Comics&Games e ANIME GENERATION.

Prime Video: Lupin The 3rd - La pietra della saggezza

Tratto dai fumetti originali di Monkey Punch

In occasione dell’uscita cinematografica, dal 18 al 29 giugno lo YAMATO SHOP in via Tadino 5, a Milano, proporrà l’esclusiva Pop-Up Memorablia Exhibition sul film, con Props originali e prodotti legati al film.

Serena Pasinetti