LA STORIA DEL FRANK E DELLA NINA

Una bellissima scoperta dalla sezione Orizzonti extra: La storia del Frank e della Nina di Paola Randi, un racconto vivace e dolcissimo ambientato nei quartieri popolari di Milano e hinterland.

Frank, Nina e il cosiddetto Gollum sono tre adolescenti, ognuno con i propri disagi: Gollum non parla ma si esprime solo scrivendo pensieri e poesie sui muri, la Nina ha 16 anni, rom ed è già sposata e una mamma, Frank decide di non voler più esistere per gli adulti. I tre costituiscono una vera e propria famiglia, supportandosi l’un l’altro in una serie di avventure di adolescenti costretti ad affrontare problemi da grandi, in un mondo dove sono proprio gli adulti, spesso, a non capirli e a non saperli gestire.

Il film di Paola Randi è una forza, un racconto di formazione carico di energia e speranza, espresso attraverso una regia sapiente e finalmente diversa dalle opere degli ultimi tempi, dove non mancano omaggi al grande cinema di Wes Anderson.

Al cinema dal 19 settembre è un film assolutamente da non perdere, con la partecipazione straordinaria di Bruno Bozzetto affianco alle performance dei tre giovani protagonisti.

 

Trovate una clip del film sul nostro canale YouTube.

 

 

 

Francesca De Santis

CAMPO DI BATTAGLIA

Gianni Amelio racconta l’ultimo anno della Prima Guerra Mondiale senza mostrare il conflitto: non si vede la guerra di trincea, gli scontri fra soldati delle diverse nazioni ma la guerra interiore, la dimensione psicologica e sociale che entra in gioco.

Basato sul libro di Carlo Patriarca, Amelio mette in scena la storia di due dottori Stefano (Gabriel Montesi) e Giulio (Alessandro Borghi) e dell’ospedale in cui lavorano, dove arrivano continuamente soldati dal fronte feriti e traumatizzati. Il compito di Giulio e Stefano è di metterli in sesto il prima possibile per farli ritornare a combattere.
I pazienti-soldati sono però dei giovanissimi traumatizzati a tal punto tanto da essere disposti a scendere a qualsiasi compromesso pur di non tornare al fronte. Ma se Stefano aderisce ciecamente ai valori virtuosi del militare che deve essere sempre pronto a morire per la patria, Giulio in realtà non ha mai anteposto quei valori alla sua vocazione di medico. Salvare le loro vite per lui significa anche evitare di rimandarli in guerra contro la loro volontà, anche se questo significa avvalersi di metodi poco ortodossi.
Quando poi sopraggiungerà l’epidemia di spagnola, Stato ed esercito cercheranno di tenere nascosto ai cittadini e ai soldati l’entità del problema.

Campo di battaglia è in concorso alla 81° Mostra d’arte cinematografica di Venezia e offre molti spunti di riflessione sulle tante dinamiche che entrano in gioco nei conflitti e spesso tendiamo a ridurre quando raccontiamo e studiamo le guerre di tutto il mondo. Perché, anche se ambientato durante il primo conflitto mondiale, resta un film su temi universali: i traumi, i conflitti interiori su cosa è bene e cosa è male, il giusto e lo sbagliato, le differenze di classi sociali che determinano il ruolo dei singoli individui nella storia.

Una storia interessante con solo la pecca di un ritmo a tratti molto lento e con una recitazione poco convincente di Montesi e Rossellini, soprattutto di fianco a Borghi che è invece sempre impeccabile.

CAMPO DI BATTAGLIA sarà in sala il 5 settembre.

Il trailer è disponibile qui.

 

 

 

Francesca De Santis