Storie di cinema poliziottesco e della mia mala famiglia.
Un viaggio nella memoria degli anni Settanta, in compagnia del genere cinematografico più iconico del periodo: il Poliziottesco.
collana: Ombre rosse, 57
formato: 14 x 21
pagine: 208
prezzo: 16,50 E
ISBN: 979-12-80682-86-4
Uscita: 18 ottobre 2024
Anni Settanta: nelle sale cinematografiche il crimine efferato eccita il pubblico pagante con poliziotti di ferro che sfrecciano su pantere truccate agitandosi come drag queen.
Dove un tempo aleggiava il fumo delle sigarette, ora si respira il gas delle automobili cavalcate dagli stuntmen, eredi smarriti del selvaggio west. Anche lo spettatore, sperduto pure lui dentro metropoli turbo-urbanizzate, ha finalmente trovato cittadinanza in quella giungla d’asfalto che lo inghiotte dallo schermo.
1972: il cinema popolare italiano ha appena partorito la sua nuova, ferale creatura che all’anagrafe risponde al nome di poliziottesco.
A fare da sfondo, tra richiami pop e sguardo civile, si staglia un’Italia in costante mutamento: novelle metropoli, costruite a colpi di cemento e abitate da una gioventù smarrita in un irrefrenabile desiderio di riscatto, diventano epicentro della fervente attività di bande criminali che animano l’asfalto tra rombi di motore, spaccate leggendarie e raffi che di mitra.
Il ruggito della strada è una narrazione corale, tante voci per raccontare ancora una volta chi siamo: un popolo patologicamente affetto da amnesia del presente.
Katiuscia Magliarisi è bulimica, racconta registi e attori, banditi e poliziotti, viaggia nel tempo e nei luoghi, scava nella sua memoria infantile e aggiunge frammenti personali. Finché le tap pe della sua formazione criminale, piccole bombe rimaste a lungo inesplose, deflagrano quando ammette a se stessa che la sua famiglia, quei parenti che sono il sangue del suo sangue, incarnano l’archetipo dei villain di un cinema di genere diventato cult.
Katiuscia Magliarisi è nata a Bollate nel 1975, sulla carta d’identità, alla voce professione, risulta “giornalista”. Cresciuta nella vivace Milano degli anni Ottanta, ha fatto le prime esperienze per piccoli periodici e testate nazionali. Ormai ventenne si trasferisce a Londra e studia regia. Oggi vive a Roma dove alterna il lavoro nel mondo del cinema con la redazione televisiva di programmi culturali e d’inchiesta.
Nel 2022 racconta l’epopea criminale delle sue Ragazze con la pistola in un podcast per la Rai.
La Redazione