SUPER / MAN The Christopher Reeve Story

USA 2024

Regia di Ian Bonhôte, Peter Ettedgui

Super/Man: The Christopher Reeve Story debutta al Sundance

Per la generazione degli anni ‘80, Christopher Reeve era “Superman”, così come Peter Falk era il Tenente Colombo o Terence Hill era Trinità, secondo quel principio per cui, agli occhi del pubblico, l’attore che interpreta un personaggio di grande successo è quel personaggio.

Una benedizione, perché avere un enorme successo come attore è una cosa che capita con la stessa frequenza con cui si vince alla lotteria e ti permette di vivere bene con un mestiere precario per natura; una maledizione perché il pubblico, e con esso i produttori, non ti perdonano quasi mai di voler abbandonare il personaggio al quale si sono affezionati o gli ha fatto incassare dei soldi, il che provoca repentine cadute nell’oblio del povero attore.

Ma a Reeve capita una cosa che capovolge ancora una volta, in maniera drammatica, questo meccanismo: mentre cerca di rifiutare Superman 4 e la sua carriera è in discesa libera, l’attore cade da cavallo. Un evento banale nel 90 per cento dei casi, fatale nel suo, che cade male restando paralizzato dalle spalle in giù per il resto dei suoi giorni.

Con una forza d’animo inaspettata, un colpo di scena degno di un film, Reeve compie allora un piccolo miracolo: prima, superato lo shock iniziale, decide di continuare a vivere nonostante tutto, poi diventa paladino delle persone con handicap. E i disabili, prima invisibili per la gente comune e ancor più per il mondo dello spettacolo, guadagnano un posto d’onore nella società.

Tutto questo e molto altro è raccontato con dovizia di particolari nel solido documentario “Super / Man”, prodotto proprio dalla DC comics, casa editrice del famoso supereroe e produttrice dei film ad esso ispirati.

Super/Man: The Christopher Reeve Story debutta al Sundance

Il film è godibile, con qualche buona idea visiva e un ritmo proprio da movie-comic. Forse qualche passaggio qua e là appesantisce un po’ il racconto per eccesso di precisione, ma la lacrima è sempre dietro l’angolo e la retorica si infrange sui volti sinceri delle persone, figli, ex moglie, colleghi di lavoro, che parlano di Reeve in modo accorato e partecipe, ancora non del tutto pacificati con gli avvenimenti che l’attore visse e che lo portarono alla morte poco più che cinquantenne.

Interessante e coraggiosa la decisione di farlo uscire al cinema, in un panorama in cui le nuove generazioni non conoscono i Superman degli anni ‘80 e la generazione degli anni ‘80 va poco al cinema. Però il film è pensato visivamente per il grande schermo, e sarebbe giusto poterlo vedere in sala.

Super/Man: The Christopher Reeve Story | Official Trailer

Bruno Di Marcello