“Heretic”, diretto da Scott Beck e Bryan Woods , non riesce a mantenere le aspettative generate dal loro precedente lavoro in “A Quiet Place“. Nonostante il fascino del protagonista Hugh Grant, il film mostra diverse carenze.
La trama ruota attorno a due giovani missionarie mormoni, Sorella Barnes (Sophie Thatcher) e Sorella Paxton (Chloe East), che vengono invitate nella casa di Mr. Reed (Hugh Grant). Mr. Reed inizia a mettere alla prova le ragazze con domande teologiche, trasformando l’incontro in un gioco di potere psicologico.
Grant offre una performance insolita e catalizzatrice, che bilancia il suo charme inglese con un’ombra oscura e inquietante. Tuttavia, non riesce a risollevare le carenze strutturali del film.
La tensione iniziale creata dai registi è notevole, con una buona gestione delle atmosfere e della suspense.
La storia, sebbene promettente, si perde in una serie di dialoghi prolissi e situazioni poco credibili. Le domande teologiche di Mr. Reed diventano ripetitive e mancano di profondità.
Il film perde slancio nella seconda metà, con una narrazione che si trascina e scene che sembrano riempitivi piuttosto che elementi fondamentali della storia.
“Heretic” ha delle potenzialità grazie alla sua premessa e alla performance di Hugh Grant, ma non riesce a superare una sceneggiatura debole e uno sviluppo dei personaggi poco incisivo. È un film che intriga inizialmente ma lascia il pubblico con un senso di insoddisfazione.
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La Redazione