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Fantascienza tra i ghiacci delle dolomiti

Con la possibile eccezione del Western (quello classico ovviamente, non lo “spaghetti“) ormai tutti i generi sono stati sdoganati in Europa. C’è stato un tempo in cui un inseguimento, per essere credibile, doveva avvenire sulle infinite highways americane, così come un serial killer doveva operare ovunque tra boschi, villette e metropoli, purché all’interno dei confini degli Stati Uniti d’America. Gli alieni in visita si presentavano più o meno garbatamente alla Casa Bianca e persino i virus letali, se volevano l’alloro della pandemia come si deve, facevano bene ad incominciare a diffondersi oltreoceano. Ora per fortuna l’Europa ha riacquistato fascino ed internazionalità con le sue location che sono sempre più frequentate anche dalle case di produzione americane. Ghiacciaio di sangue poi è ambientato nel fantastico scenario delle Dolomiti che non fanno rimpiangere minimamente le Rocky Mountains. La trama magari non è originalissima ma non è per niente banale ed i tributi che Marvin Kren rende a John Carpenter contribuiscono a rendere il tutto estremamente DOC per gli appassionati del genere. Kren non è affatto nuovo ai virus ed i più maniaci ricorderanno il fortunato Rammbock del 2010, uno zombie movie prodotto con dovuti mezzi dalla ZDF e ben accolto dai festival di genere di mezzo mondo, ma in questo film il virus, pur centrale nella narrazione, non ha niente a che fare con i non morti ed ha il compito di introdurre una riflessione ecumenica circa il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. D’altro canto la casa di produzione Allegro Film (non fatevi ingannare dal nome italiano che si riferisce però alla terminologia musicale e denuncia così una provenienza rigorosamente viennese della società) ha sempre avuto il pallino dell’ecologia tanto da produrre eccellenti documentari cinematografici come “L’incredibile viaggio della tartaruga” (2009) e “Un mondo in pericolo” (2010), un grido d’allarme sull’estinzione delle api. In oltre 25 anni di onorata attività la Allegro Film non è mai stata in vena di colpacci mordi e fuggi ed anche in questo caso ha dotato Kren di mezzi finanziari adeguati alla realizzazione di un film Sci-Fi che risulti gradito al difficile palato del pubblico di appassionati del genere. Il film ha esordito a Toronto 3 anni or sono e nel frattempo ha vinto 4 premi (anche se tutti in casa propria) tra cui quello a Gerhard Liebmann come miglior attore. Esce ora il 20 marzo in contemporanea digital delivery e DVD grazie al distributore 30 Holding, che ha il merito di rimpinguare in Italia l’offerta di un genere negletto come la fantascienza.

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