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Il giurato numero due

Il giurato numero due

Regia di Clint Eastwood

Nicholas Hoult: Justin Kemp, Toni Collette: Faith Killebrew, J. K. Simmons: Harold, Chris Messina: Eric Resnick, Zoey Deutch: Ally Kemp, Cedric Yarbrough: Marcus, Kiefer Sutherland: Larry Lasker, Gabriel Basso: James Sythe, Francesca Eastwood: Kendall Carter, Leslie Bibb: Denice Aldworth, Amy Aquino: giudice Thelma Hollu.

Specialmente l’ultima parte della carriera da regista di Clint Eastwood è caratterizzata da una propensione a raccontare storie vere, casi di cronaca anche noti. Non si tratta, a mio avviso, del tentativo di attrarre l’attenzione del pubblico con un racconto che cavalca la notorietà e le polemiche su avvenimenti realmente accaduti, quanto piuttosto della necessità di mostrare come la verità, anche in storie reali, non sia mai come ci viene presentata. Tutti i giorni siamo di fronte a una lettura dei fatti che accadono derivante da schemi preconcetti e ancora più spesso da classificazioni di comodo, fuorvianti e manipolate ad arte, al punto da distorcere completamente e spesso ribaltare del tutto la realtà. È questo il caso di quella che sembra una storia di violenza su una donna da parte del suo fidanzato. I due litigano in un bar sotto gli occhi di diverse persone, poi escono e si separano.

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Il mattino dopo la ragazza viene trovata senza vita in fondo ad un fosso sotto una strada secondaria. Immediatamente viene denunciato il suo fidanzato e, nonostante l’impegno dell’avvocato della difesa, i giurati vorrebbero emettere un rapido giudizio contro l’imputato, che ha un passato da poco di buono, e tornare velocemente ai propri affari quotidiani: tanto si sa che ad uccidere le ragazze sono i fidanzati violenti. Ma il caso vuole che uno dei 12 giurati coinvolti nel processo fosse quella stessa sera nello stesso bar. E che abbia lasciato il posto subito dopo la coppia. In realtà è lui che, pensando inizialmente di aver investito un cervo, si rende conto di aver investito la ragazza facendola precipitare nel crepaccio, complici il buio e una pioggia torrenziale. Nasce quindi la questione morale: se si costituisce gli daranno l’ergastolo, proprio quando lui è riuscito a disintossicarsi dall’alcol e la moglie, dopo un doloroso aborto spontaneo, è di nuovo incinta.

C’è un modo per non far incarcerare un innocente e allo stesso tempo salvare sé stesso?

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Giurato numero 2“, al pari degli altri lavori del regista americano, ha uno stile asciutto e scarno, che evita ogni spettacolarizzazione mettendosi discretamente al servizio dei personaggi e dei fatti raccontati. Il suo limite può essere rintracciato nella scelta di raccontare troppo col dialogo a discapito della visione, ma l’esempio di cinema civile resta valido, il racconto del reale diviene parabola per mostrarci i limiti della comunicazione di massa, che bypassa la realtà per riportare tutto in comodi cliché, anche a costo di condannare un innocente.

Guarda il trailer

https://youtu.be/9bkpCa0ZgE8?si=hXHZRGuPIpaj6JUQ

Bruno Di Marcello

 

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.