Abbandonato dalla madre (Sara Forestier), Malony (Rod Paradot) adolescente problematico e violento, entra ed esce dal tribunale minorile. Attorno a questo giovane difficile si forma a poco a poco una famiglia adottiva: Florence (Caterine Deneuve), un magistrato minorile vicina alla pensione, e Yann (Benoit Magimel), un assistente sociale sopravvissuto a sua volta a un’infanzia difficile. Insieme seguono il percorso del giovane e cercano ostinatamente di salvarlo.
Un opera forte ed emozionante, che racconta la società disagiata della periferia francese (ma non solo quella) rappresentando perfettamente il cinema moderno sulle questioni sociali e di conseguenza di parlare a tutto il mondo.
L’adolescenza è l’età di transizione tra l’infanzia e l’età adulta, caratterizzata da profonde mutazioni di tipo somatico e psicologico, strettamente legate alla maturazione sessuale. Un cammino duro e impegnativo, che porta Malony a trovare la forza per allungare una mano verso chi ha creduto in lui, a dire per la prima volta ‘ti voglio bene’, a uscire dalle aule di giustizia, con la testa alta. La paura vinta nel momento in cui troverà qualcun altro a cui pensare, uno scopo, un esempio da non dare.
Un film duro tanto quanto il suo protagonista, lascia poco spazio all’empatia, accumula situazioni drammatiche una sull’altra, senza troppi prologhi. La Bercot vuole raccontare tutto, finendo per riempire di intensità una storia senza via d’uscita, conclusa poi con un finale che lascia intendere l’entrata del ragazzo nell’età adulta .
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