Gene Wilder si è spento ieri nella sua casa di Stamford nel Connecticut. Aveva 83 anni ed è tristemente ironico che proprio lui, che aveva interpretato la parte del valente neurologo, erede del conte Frankestein, nel film di Mel Brook “Frankestein Junior” (di cui aveva però contribuito alla sceneggiatura e per la quale ebbe una nomination agli Oscar), fosse afflitto da Alzheimer. Ne ha dato l’annuncio il nipote Jordan Walker-Pearlman precisando che il decesso è da attribuirsi proprio alle complicanze di questa malattia.
Se ne va un’icona della commedia brillante americana che ha segnato la storia del cinema con delle perle quali “The Producers“, “Mezzo Giorno e Mezzo di Fuoco“, “La signora in Rosso” , “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” (quello di Mel Stuart del 1970) e sono senz’altro di più quelle che ci siamo dimenticati di citare.
Vogliamo ricordarlo con un tweet postato da Jim Carey (un altro che di commedie se ne intende) “Era una delle energie più tenere e divertenti che avessero preso forma umana. Se esiste un paradiso lui avrà certamente un Golden Ticket per entrarci.”
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