Regia di Mimmo Calopresti.
Un film con Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi, Sergio Rubini.
Africo: paesino sull’Aspromonte senza elettricità, acqua corrente, un medico condotto o una scuola, similitudini ancora attuali in altri Paesi, non lontani dal nostro.
Siamo negli anni 50 del secolo scorso, dove in molti paesi dell’entroterra del Sud, ma non solo, la vita è “aspra”, dettata dalla povertà, miseria e soprusi, altre analogie dei nostri tempi. Le tragedie possono nascere semplicemente dalle infrastrutture mancanti, dal vuoto delle istituzioni e dalla mancanza di istruzione.
La lotta impari, le condizioni che devono vivere tutti i giorni, vincerà su un popolo come quello grecanico di così lunga tradizione con origini nella Magna Grecia.
Tutto questo viene ben interpretato da attori che riescono ad immedesimarsi nella gente e nella loro “forza di ultimi”, come dice il titolo, anche i bambini (a poco più di dieci anni già adulti) fanno la parte da protagonisti, costretti a scegliere il loro futuro, l’abbandono della terra, che ha le radici nel loro sangue.
Francesco Colella (non è piaggeria) nella parte del poeta, con laurea honoris causa della propria vita è magistrale, Marco Leonardi, Marcello Fonte completano il tris vincente che darà un plus a tutto il film. Forse perché tutti calabresi doc??? Un film in dialetto (con i sottotitoli) ha il compito di denuncia per quello che sta ’accadendo ai nostri giorni in un loop che non vogliamo accorgerci.
Dulcis in fundo anche un cameo del papà dei produttori, altro calabrese che non dimentica le sue radici!
Al cinema dal 21 Novembre
Giovanni De Santis
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