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Genere: Commedia
Durata: 185 min.
Regia: Damien Chazelle
Con: Brad Pitt, Margot Robbie, Diego Calva, Jovan Adepo

Il film di Damien Chazell, appena premiato ai Golden Globe per la miglior colonna sonora, è un tributo amaro al cinema e all’industria cinematografica hollywoodiana.

Siamo intorno alla fine degli anni ’20, Los Angeles è già diventata la capitale del cinema e si sta avvicinando a uno dei cambiamenti più importanti nel settore: l’avvento del sonoro.
In questo contesto ruotano le storie di quattro personaggi principali: Jack Conrad (Brad Pitt), attore di successo protagonista della maggior parte delle pellicole mute di Hollywood e re indiscusso delle feste, Nellie LaRoy (Margot Robbie), proveniente da un contesto famigliare difficile, è talentuosa e ambiziosa nel diventare una star, Manny Torres (Diego Calva), cameriere e poi assistente alla regia, anche lui con il sogno di entrare a far parte del mondo cinematografico e, infine, Sidney Palmer (Jovan Adepo), musicista afroamericano che si cela dietro a tutte le colonne sonore dei film e delle folli feste del jet set hollywoodiano.

Attraverso le vicende, destinate a intrecciarsi, dei quattro protagonisti viene messo in scena tutto ciò che caratterizza il mondo del cinema, tra innovazioni (tecnologiche) e arretratezze (sociali), in una cornice euforica, frenetica, grottesca e divertente.

Già dal titolo “Babylon”, Babilonia, che nella tradizione della religione cattolica rappresenta la città della perdizione, quella dove l’umanità ha sfidato Dio, dove lo sviluppo incessante della civiltà e la costruzione dell’immensa torre di Babele è stata punita con l’interruzione della comunicazione tra le persone, capiamo che il film vuole essere qualcosa di più di un allegro tributo al mondo del cinema.
Qui il divertimento è quasi sempre amaro. Nelle situazioni estreme, assurde ma al contempo reali, vissute dai protagonisti ci vengono mostrate sempre le due facce di una stessa medaglia: la festa frenetica ultra partecipata, dove però ogni persona si porta dietro il suo carico di solitudine interiore; l’avvento di tecnologie che hanno cambiato per sempre l’intrattenimento del pubblico, ma anche il prezzo che gli addetti ai lavori hanno dovuto pagare; lo show business patinato a cui tutti vogliono accedere ma che alla promessa di fama e successo affianca le regole indiscutibili dei produttori – siamo negli anni di passaggio tra prima e dopo codice Hays, sinonimo di censura e tutela di valori protestanti che cancellerà dalle pellicole ogni riferimento alla realtà carnale, a quel grottesco di cui Babylon è intriso.

Impeccabili le interpretazioni dei protagonisti, specialmente di Margot Robbie che riesce ancora una volta a interpretare alla perfezione un personaggio complicato, da amare e da odiare. Ma anche Brad Pitt e Diego Calva non sono da meno, soprattutto quest’ultimo per cui merita veramente attendere la fine del film che purtroppo, va detto, dura più del dovuto.

Nel complesso il film merita davvero una visione in sala, dove uscirà il 19 gennaio, distribuito da Eagle Pictures e Paramount Pictures.

Francesca De Santis


E-cinema Magazine

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