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Baz (Bernard Curry), un soldato libanese australiano, entra per sbaglio in una base di comunicazione israeliana top secret. Consapevole di essere nel posto sbagliato al
momento sbagliato, Baz sorprende Bob (Tom Sizemore), un soldato americano, con un pugno in pieno volto e Ari (Oz Zehavi),

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un soldato israeliano, con una stretta
alla gola. Una volta legati i due nemici Baz prova ad andarsene, ma la porta della base, che si è chiusa dietro di lui ha un meccanismo a tempo per cui rimarrà chiusa
per le prossime sei ore. Rimasti intrappolati e convinti che una volta che quella porta verrà riaperta potrebbero venire tutti giustiziati, i tre sono costretti a confrontarsi.
Tra una scazzottata e l’altra, si apre un dibattito sulla situazione politica del Medio Oriente che inizia con le due “fazioni”, araba e ebraica, che si attaccano l’un l’altra,
mentre l’americano fa da mediatore. La tensione sfumerà però grazie al dialogo, che è aiutato dall'”erba magica” gentilmente offerta da Bob. Il confronto, diventato
pacifico, vedrà i tre condividere le proprie confessioni e stringere così una vera e propria amicizia che andrà avanti una volta liberi da quella “prigione”. Infatti, ad
aprire la porta è una soldatessa che non ha intenzione di denunciare i colleghi per la loro condotta, dato che le mancano pochi mesi al termine del proprio servizio.
Il messaggio è chiaro: israeliani e arabi hanno solo bisogno di fermarsi a parlare per conoscersi meglio, senza i pregiudizi affrettati, le generalizzazioni e l’odio trascinato
di generazione in generazione.

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In tutto questo non manca l’ironia e l’umorismo che però non sminuiscono l’importanza dei temi affrontati, ma li fa vedere da un punto di vista diverso: quello dei
singoli individui che, pur partecipando in prima linea alla guerra, condividono il bisogno di pace.

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.