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FANTASTIC MACHINE

un film di: Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck
prodotto da Ruben Östlund
voce narrante di Elio Germano
al cinema dal 9 maggio 2024, distribuito da Teodora Film

Che cos’è la fotografia?
È l’esordio di questo documentario.
Il termine fotografia deriva dalla congiunzione di due parole di origine greca: “luce” e “grafia/disegno” quindi “disegno di luce ”
La foto più antica al mondo è francese “Vista dalla finestra a Le Gras” scattata nel 1826 dove viene ripreso il primo essere umano.
Dalla camera oscura ai Fratelli Lumière fino a YouTube e il mondo dei social, viene ripercorsa tutta la storia della fotografia, dal catturare l’immagine di un viale in Francia fino ai circa 45 miliardi di camere sul pianeta negli ultimi 200 anni.
Questo per mostrare quanto preponderante nella società sia stata e sia, l’immagine e in quale modo noi ci relazioniamo ad essa.
Senza assolutamente ignorare che l’immagine fotografica ha anche il potere di manovrare e condizionare la realtà proprio mentre sembra registrarla scrupolosamente.
Il titolo originale del film è “And the King said: What a fantastic machine” E il Re esclamò “Che strumento fantastico” e a seguire “che può mostrare anche ciò che non è avvenuto “. Parole del Re Edoardo VII riguardando il film che riproduceva la sua incoronazione nel1902.
Per motivi tecnici, tutto era stato girato in uno Studio a Parigi, addirittura con attori francesi!

Primo esempio di “fake news”. Da qui il documentario, utilizzando un immenso materiale d’archivio, una miriade di video amatoriali, clip di notizie, filmati e foto storiche, esplora gli effetti della smania espositiva mediatica della nostra epoca e quanto questa ossessione influisca sul comportamento sociale.
Con grande divertimento e ironia e anche cinismo, il film fa soprattutto riflettere sul fatto che le immagini possono sì costituire un grande valore da condividere ma non bisogna esserne manipolati.
Quindi, rispetto alla quantità immensa di informazioni che ci investono ogni giorno, serve sviluppare una maggiore consapevolezza e stimolare un proprio pensiero critico.
Istruttivo!
Da vedere

Qui potete vedere il trailer.

Pia

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.