Skip to content

Gli abnormi costi di personaggi e format televisivi

Rai è un’azienda  che offre un pubblico servizio autorizzata da specifico contratto con lo Stato. Rai ha il compito  di  fornire al  pubblico,  e  pertanto  ai cittadini  che  pagano un canone minimo, tutto quanto sia ritenuto di pubblica utilità e che possa essere trasmesso  tramite    immagini, a partire ovviamente dall’informazione fino all’ intrattenimento,  che dovrebbe  essere  comunque  inteso come  elemento costruttivo e funzionale.

Rai  è  finanziata  dallo  Stato  che,  a  sua   volta, riceve  dai  cittadini  un canone, attualmente  addebitato  sulla  bolletta dell’ elettricità  in  modo  da  rendere  ineludibile il versamento: pertanto  Rai  viene  finanziata  dai  cittadini  italiani  e  il serv1z10 pubblico grava sui medesimi cittadini che hanno diritto, conseguentemente, ad  un utilizzo dei propri soldi che sia compatibile con l’ equità sociale cui lo stesso Stato dovrebbe tendere.

Antonella Clerici

La sig.ra Antonella  Clerici, per  condurre  uno spettacolo  giornaliero dal  titolo “La prova del cuoco”  percepisce  in  base a  specifico  contratto biennale  la somma  di € 3.400.000,00, ovvero circa unmilionesettecentomila euro l’anno.

Il sig. Flavio Insinna per condurre, a suo modo , il programma “Affari tuoi‘ percepisce circa unmilionequattrocentomilaeuro l’ anno.

Lucia Annunziata

La sig.ra Lucia Annunziata  percepisce  invece unmilionetrecentottantamila  euro l’ anno per “In mezzora(titolo che si commenta da solo anche so attualmente è stato ampliato a sessanta minuti) fino al 2019.

Il sig. Michele Santoro percepisce duemilionisettecentomila euro l’anno per programmi di cui è conduttore e autore.

Il sig. Fabio Fazio percepisce per il suo modesto programma , di costo ulteriore  elevatissimo , undicimilioniduecentomilaeuroper quattro anni e 64 serate, oltre a ulteriori compensi e sponsorizzazioni mentre la sua ospite fissa, Luciana Litizzetto, per esporre cinque minuti di banali assurdita’ , viene ricompensata con ventimila euro a puntata.

Carlo Conti

Il sig. Carlo Conti che aveva ricevuto seicentocinquantamila euro per condurre in quattro puntate San Remo, riceve oltre un milionecinquecentomila  euro annui quale presentatore generico diprogrammi.

Il sig. James Conlon, direttore dell’orchestra sinfonica della Rai percepisce trecentomila euro per sette mesi di attività.

Endemol per la cessione per due stagioni del format “Affari tuoi” (che poi è il men che nuovo “gioco dei pacchi”)  incassa cinquemilionitrecentomila euro nonché tremilioni per una edizione annua di “Detto Fatto” su Rai 2.

Orbene, nel corso degli ultimi anni è giunta all’esame della politica italiana la necessità di adeguare i corrispettivi spaventosi degli operatori Rai ad una forma di equità amministrativa, riducendo le cifre altisonanti a livello di quelle del Presidente della Corte Costituzionale, cioè fissando un limite a € 240.000,00, misura che è stata ritenuta più che doverosa, ma che ha ovviamente suscitato la polemica dei nomi di maggiore spicco e frequenza, come sopra  parzialmente descritti, contrari al fatto che tale limite massimo fosse applicabile anche ai giornalisti e ai presentatori Rai.

Fabio Fazio e Luciana Litizzetto

Appare incredibilmente evidente come non vi sia un legittimo rapporto tra compensi così abnormi, più spese non sorrette da alcuna motivazione, e la funzione propria della azienda pubblica Rai, se sol si pensi al divario economico esistente in Italia tra il Sig. Fabio Fazio ed un primario ospedaliero in cardiochirurgia, che salva la vita delle persone ogni giorno e che guadagna € 40.000,00 circa annui lavorando dodici ore al giorno con una enorme tensione emotiva.

E’ inoltre di nessun pregio la considerazione che tali compensi siano dovuti in relazione al valore “commerciale” dei personaggi e dei format, in quanto queste stesse persone e programmi, se uscissero da Rai, varrebbero nel mercato privato un decimo della valutazione attuale.

 

Michele Lo Foco

 

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.