Regia: Kaku Arakawa
Genere: Documentario
Durata: 120′
Al cinema dal 25 al 27 novembre
Trailer disponibile qui.
Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024 in occasione della consegna della Palma d’Oro onoraria allo Studio Ghibli.
Questo lungometraggio è un documentario sulla nascita del capolavoro del regista giapponese: Il Ragazzo e l’Airone, Premio Oscar per Miglior Film d’Animazione nel 2024
Sette anni di lavoro sono occorsi per la creazione del film. Per 3598 giorni il regista è ripreso giorno dopo giorno lungo il travagliato percorso della realizzazione del film. E anche quando chiude gli occhi alla notte “Continuo a pensare”, “Mi sembra di avere la testa rotta”.
Le idee fluiscono dal suo cervello e prendono forma incastrandosi l’una nell’altra come in un variegato puzzle. E dalle idee al disegno, la frustrazione di non cogliere appieno le sfumature dell’espressione, le cancellature, i fogli buttati e rifare, rifare fino alla perfezione. Il tutto, a volte, immerso in una coltre di malinconia e di ricordi; i giorni volano, gli anni trascorrono e tanti amici si perdono nel percorso.
” Io sono ancora vivo. Perché? ”
In questi momenti cerca di ritrovare le rassicurazioni di una quieta routine: le passeggiate nel bosco, il suono del bollitore per farsi il tè, i bambini dell’asilo vicino che lo salutano festosi quando passa ed ecco la tranquillità. Questo è il suo mondo.
E bisogna accettare le perdite e i tanti cambiamenti dolorosi dell’esistenza, consapevoli che sia il bene che il male ne fanno parte. Bisogna quindi realizzarsi al meglio, “Se non realizziamo qualcosa, non abbiamo niente”. E quindi si supera l’ansia e si crea.
Il suo produttore lo sollecita a trovare dentro di sé sempre più stimoli per la sua creatività.
La sua illustratrice e collaboratrice, prima di morire, gli ha detto di non cedere mai e di continuare a fare film e così lui vuole fare.
Così riflette e le sue creazioni escono dalla “testa rotta” travolgenti e impregnate sì di angoscia e di malinconia ma anche piene di poesia e pronte a librarsi in un mondo di sogno, di fantasia e poi calarsi nella realtà per renderla tollerabile e attraente.
Pia Larocchi
1 Comment
Imperdibile per gli amanti di Miyazaki. Grazie!