Skip to content

HOLY SHOES

il film d’esordio di LUGI DI CAPUA

con Carla SignorisSimone LiberatiIsabella Briganti, Denise Capezza, Ludovica NastiRaffaele Argesanu e Drefgold

Scritto da Luigi Di Capua con Alessandro Ottaviani

Prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni con Rai Cinema e con il contributo del Ministero della Cultura
Presentato al Torino Film Festival

Durata: 106’

L’opera prima di Luigi Di Capua, noto per essere uno dei componenti del trio comico The Pills, ruota intorno alle storie di alcuni  personaggi che hanno sviluppato un rapporto ambiguo con degli oggetti, in questo caso: le scarpe. Le vite di quattro persone, in forme e modalità differenti, vengono cambiate o messe in pericolo dalle scarpe, oggetto simbolo del desiderio per eccellenza. Holy Shoes racconta cosa siamo disposti a fare per avere l’illusione di trovare la nostra identità nel mondo, fino a che punto ci spingiamo per essere accettati.

Le protagoniste assolute di questa pellicola sono le scarpe, soprattutto quelle “giovanili”,” dei brand famosi”, ma anche quelle eleganti, dai tacchi vertiginosi. Il pretesto è evidente: poter raccontare intorno a loro storie di scalata sociale, affrancamento dall’adulto, dal genitore o da una vita monotona, per poter realizzare un desiderio, per diventare ciò che si vorrebbe realmente essere.
Il film è ancora un po’ rozzo e ha due pecche: alcuni personaggi sono poco approfonditi nella descrizione e le storie hanno un finale un po’ troppo “aperto “. Detto ciò la pellicola ha interessanti soluzioni di montaggio e alcune scene di una certa intensità. Insomma un film che  soffre ancora di alcune ingenuità dell’opera prima, ma che presenta un regista con sicure potenzialità. Da vedere.

Il film, distribuito da Academy Two, sarà nelle sale dal 4 luglio.

 

 

 

Serena Pasinetti

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.