Nella giornata di ieri, lunedì 26 agosto, si è aperta la 5^ edizione di Kiss me deadly – Kermesse multiforme sul noir, un evento unico e quest’anno ancora più coinvolgente per la qualità e l’eterogeneità del programma.
Ad aprire la rassegna e le sue Dark Nights, dedicate alle nuove forme del cinema noir, o a quei film contemporanei che reiventano gli elementi di un genere che, come suggerisce Paul Schrader, non è un genere ma un mood o un modo di porsi di un autore di fronte al mondo e alla materia narrata, è stato EL REINO – IL REGNO, ultima fatica di Rodrigo Sorogoyen.
Il film è il conturbante e infernale viaggio di un politico corrotto (Manuel Lopez-Vidal) che, travolto nello scandalo di un giro di mazzette, vede la sua vita andare alla deriva. Il regista spagnolo, nei prossimi giorni a Venezia nella sezione Orizzonti con “Madre”, ancora una volta supera se stesso: in quest’opera si spinge a raccontare il fallimento non solo di un uomo singolo, ma di un’intera società. Attraverso la parabola attualissima della corruzione politica (il film è uscito poco dopo gli scandali che hanno provocato la crisi di governo in Spagna nel 2018) Sorogoyen porta agli estremi la sua narrazione di genere firmando un film profondamente, sentitamente morale. Con la sua regia nervosa, il suo essere compulsivamente attaccato al personaggio, un piano sequenza di 10 minuti impressionantemente potente e un finale da brividi, l’autore non giudica mai l’uomo Vidal ma si spinge a porre delle domande necessarie sul presente e i “Regni” che lo caratterizzano.
A tutto questo si aggiunge un cast di prim’ordine, con un Antonio de la Torre monumentale che brilla su tutti e la come sempre magnetica e bravissima Barbara Lennie, e una sceneggiatura molto raffinata, scritta dal regista con Isabel Pena. El reino, presentato in concorso al Festival di San Sebastian e vincitore di 7 premi Goya (tra cui miglior regista e miglior attore), tra i tre finalisti al Lux Prize e tra i 46 film preselezionati per gli EFA 2019, è in sala dal 5 settembre con Movies Inspired.
di Matteo Blanco
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