Regia Daniel Anteuil
Con Daniel Anteuil , Gregory Gadebois , Sidse Babett Knudsen, Alice Belaidi
Genere drammatico
Durata 115 ‘
Al cinema dal 19 settembre 2024
L’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil) dopo aver fatto assolvere un assassino recidivo, non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik (Grégory Gadebois), padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione.
Daniel Anteuil, noto attore francese e famoso per le sue interpretazioni in una vasta gamma di film, si cimenta per la quinta volta come regista, interpretando il ruolo del protagonista principale.
È un avvincente dramma giudiziario ispirato ad una storia realmente accaduta.
La storia difatti si sviluppa attorno a un caso di omicidio che mette in discussione le certezze dei protagonisti, e Anteuil con la sua abilità recitativa riesce a trasmettere le emozioni complesse del personaggio che interpreta, che si trova a dover confrontarsi con il proprio passato e le sue scelte.
La regia contribuisce a creare un ambiente cupo e teso, amplificandone l’intrigo.
L’uso di molti primi piani permette di catturare le emozioni e le espressioni dei personaggi, offrendo allo spettatore un’intimità con i loro conflitti interiori e le loro paure.
Questa tecnica potrebbe essere molto efficace nel rilevare le verità nascoste o inganni. D’altra parte, anche le ombre, spesso utilizzate con un uso strategico dell’illuminazione, potrebbero simboleggiare il dubbio e l’incertezza. Nella scena circolare del cortile del carcere potrebbe esserci un richiamo visivo all’arte pittorica di Van Gogh, che ha avuto una connessione profonda con i luoghi dove il film è stato girato. Questo uso quasi eccessivo di tecniche registiche, per un occhio osservatore è quasi un invito a fornire lo svelamento del mistero.
Ma questo è un film su chi lavora in modo solitario in un’arena di mostri, è per chi porta avanti le sue idee nonostante tutto e tutti e soprattutto con il grosso rischio di fallire.
“La misura del dubbio”, il cui titolo originale è Le Fil, è stato presentato fuori concorso al 77’ Festival di Cannes.
Qui potete vedere il trailer.
Miriam Dimase
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