Nel panorama ipocrita della nostra azienda di stato , spicca una categoria che non viene mai identificata ma che sovrasta le altre: le demie/vierge. Chi sono costoro? Donne , ovviamente , di gradevole aspetto , giornaliste o presentatrici, ma anche attrici , di solito senza una specifica preparazione, ma capaci di parlare in continuazione , e certamente gradite al direttore di rete o a qualche dirigente; non sono veline o ballerinette che si sono fatte largo a suon di amorazzi, ma signorine per bene che però hanno la capacità di farsi diciamo desiderare, e conoscono a perfezione la gestualità adatta al desiderio maschile.
Come professioniste consumate indossano vestiti inconsistenti , mediamente corti , che consentono affacci sull’intimità, e gestiscono gli incroci delle gambe in modo casuale ma casualmente perfetti per suscitare sussulti e consentire fotografie sublimi delle quali i giornali di gossip vanno pazzi. Cosa di meglio di un articolo sulle mutande della Guaccero o meglio ancora della sua collega ( mi sfugge) o uno scorcio dei seni della Fialdini?
Alcune hanno fatto il salto in avanti come la Leone , che stanca di titillare i suoi danti causa è passata al nudo integrale , con il quale si e’ sentita finalmente realizzata , mentre altre, a forza di scosciarsi ovunque ,sono venute a noia. Quelle che vivono una stagione piena sono le giornaliste : tutte belle , tacco dodici , alcune pompate , altre sinuose , molte dedite al calcio. Nessuno sta a sentire cosa dicono, ma tutti stanno lì a carpire un attimo di libidine casareccia. E i direttori Rai sono sempre a caccia: talvolta cuccano e controllano la preda, spesso sbavano, si gonfiano , fanno capire di essere indispensabili, ma non capiscono di essere vittime di queste tramatrici borghesi cui la mamma ha insegnato che tira …….
Michele Lo Foco
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