Noir Casablanca (Les Meutes) di Kamal Lazraq
Francia / Marocco / Belgio / Qatar, 2023, 94’
Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard, Cannes 2023.
Noir Casablanca chiuderà il 33° FESCAAAL domenica 12 maggio e sarà
in sala dal 6 giugno distribuito da Exit
lI film d’esordio del marocchino Kamal Lazraq è un thriller notturno ambientato nell’arco di 24 ore nella periferia di Casablanca.
Diplomatosi in regia alla prestigiosa scuola statale di cinema francese “La Fémis“, l’equivalente del nostro Centro Sperimentale di Cinematografia, e dopo aver realizzato due cortometraggi apprezzati nel circuito dei festival internazionali (Drari, con cui vinse proprio a Cannes il secondo premio della Cinéfondation, e Moul Lkelb), il trentanovenne regista marocchino Kamal Lazraq ha esordito nel lungometraggio di finzione approdando direttamente in concorso ad Un Certain Regard.
Hassam (Abdellatif Masstouri) è un piccolo trafficante a disposizione di Dib (Abdellah Lebkiri), leader di un clan della periferia di Casablanca, per il quale realizza piccoli crimini per sbarcare il lunario. Il giorno dopo in cui a Dib viene ucciso il cane durante un dog fight, ad Hassam viene chiesto di rapire una persona coinvolta nella morte dell’animale.
Per tentare di portare a termine il compito, Hassam decide di coinvolgere anche il figlio Issam (Ayoub Elaid). Se inizialmente sembra andare tutto liscio, però, ben presto padre e figlio si troveranno piombati in una serie di imprevisti tali da metterli in serio pericolo, in una corsa contro il tempo immersi nella notte di Casablanca.
Potremmo definire il film un On the road Noir che mostra da parte di un giovane cineasta grande talento per la messa in scena e la direzione degli attori non professionisti.
La pellicola di impianto neorealista ci trascina in maniera sconvolgente nella notte di Casablanca con un ritmo serratissimo. Totalmente e non a caso con una quasi totale presenza di figure maschili, il film, pur nella sua totale amoralita di azioni e personaggi, accende un barlume di positività nel rapporo padre e figlio.
Film non per persone sensibili. Speriamo comunque di rivedere all’opera il regista, dotato sicuramente di grandi possibilità.
Maria Serena Pasinetti