Chiamami col tuo Nome (Call me by your name)

Luca Guadagnino, Regista:
The Protagonists (1999),Melissa P. (2005),Io sono l’amore (2009),A Bigger Splash (2015)
Chiamami col tuo nome,(Call Me by Your Name) (2017)ispirato all’omonimo romanzo di André Aciman.
Oltre a essere regista di film lo è anche di documentari, cortometraggi e videoclip, e produttore: direi una lunga esperienza.
L’ultimo lavoro esce nelle sale italiane giovedì 25 gennaio – è presente con stelle sulle spalline-4 Nomination importanti:
miglior film, miglior attore protagonista, Timothée Chalamet, miglior sceneggiatura non originale (adattata da James Ivory)
e miglior canzone originale (Sufjan Stevens – Mistery of love).
La cerimonia di premiazione della 90ª edizione degli Academy Awards è prevista per il 4 marzo.

Ambientato nel nord Italia nel 1983, il film racconta la storia d’amore tra Elio (Timothée Chalamet),
un diciassettenne residente in Italia, e lo studente americano Oliver (Armie Hammer).
Direi tutto bene, grazie alle nomination per “Chiamami col tuo nome”, ora si potrebbe anche dare un appellativo goliardico in “guadagnone”,
grazie agli americani si è aperta la porta anzi il portone più prestigioso, finalmente il successo tanto ambito da tutti i registi: le nomination.
Un piccolo neo, che ha citato un telegiornale nazionale c’è (sempre che non ci siano state fake news),ovvero fino a ieri non aveva ancora una distribuzione completa.
Come al solito ci accorgiamo del talento delle nostre eccellenze soprattutto quando vengono insignite da altri, uno per tutti lo “spaghetti western”, alcuni definiti trash,  da quando Tarantino
trovò ispirazione per i suoi film,  diventarono cult.


La domanda è … se non fosse capitato ciò, questo prodotto avrebbe trovato distributori come lo è ora????
Il nostro cinema deve essere per forza santificato se si oltrepassa l’oceano o siamo in grado di farlo da soli, perché abbiamo talenti come Guadagnino e non solo?!.
Siamo capaci, come fanno altri paesi a noi confinanti, di dare valore al nostro cinema?!.
Sembra polemica ma è la dura realtà e citando una famosa frase: è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare.

Giovanni De Santis

L’unico italiano a Berlino

È stato proiettato ieri nella sezione Panorama, con un’accoglienza piuttosto calorosa, l’unico film italiano presente alla Berlinale 2017: Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino. Già presentato in anteprima al Sundance Festival, il film è un adattamento del libro omonimo di André Aciman ed è stato scritto dallo stesso Guadagnino insieme a James Ivory e Walter Fasano.

Ambientato nell’estate del 1993, racconta con delicatezza e naturalezza il rapporto di amicizia prima e d’amore poi tra il diciassettenne Elio (Timothee Chalamet), pianista di talento e affamato di vita, e il ventiquattrenne Oliver (Armie Hammer), americano sfrontato e affascinante. “Ma non è proprio una storia gay – ha dichiarato il regista a Berlino – , piuttosto la considero una storia di sentimenti e formazione, sulla trasmissione di conoscenze che persone di diverse generazioni dovrebbero andare a vedere”.

La redazione