Quando finalmente verrà distribuito nelle sale in tutto il mondo (Italia inclusa), Colossal sorprenderà tutti. Forse il marketing potrà farlo pensare come ad un film stile Godzilla, un mash-up tra mostri, dramma e soprannaturale. Ma non è solo questo quello che pensa Nacho Vigalondo, lo scrittore e regista del film.
“E’ un mix” spiega. “Il 50% deriva dal mio amore verso i film di mostri (in Giappone chiamati Kaiju). La premessa iniziale è il mio modo di affrontare quei generi in modo divertente e, allo stesso tempo, accessibile a me come regista. L’altro 50% è la mia vita, tutti i miei momenti bui e brillanti”.
Scritto e diretto da Vigalondo, Colossal racconta la storia di Gloria (Anne Hathaway), una donna che è dominata dalla sua dipendenza da alcol. Dopo che il suo ragazzo (Dan Stevens) rompe il loro rapporto e la getta fuori di casa, Gloria torna alla sua casa di famiglia, nel tentativo di ritrovare se stessa, ancora una volta. Mentre il mondo intero si occupa di una “crisi Kaiju” catastrofica in tutto il pianeta, Gloria trova un lavoro in una bar locale e ristabilisce i rapporti con il proprietario (Jason Sudeikis), un amico d’infanzia con il quale aveva perso i contatti. Mentre i due cominciano a ricordare e ricostruire, Gloria si rende conto ben presto che lei ha una strana connessione con gli eventi che si svolgono dall’altra parte del mondo.
Vigalondo è stato sicuramente baciato dalla fortuna quando ha avuto l’opportunità di lavorare con una star del calibro della vincitorice dell’Oscar Hathaway e con un veterano della commedia come Sudeikis, soprattutto considerando che i loro nomi gli sono stati proposti e non è stato lui a cercarli. “Sono stati i primi nomi che mi hanno proposto ed oggi non riesco a pensare a nessun altro migliore per questi ruoli”, riflette. “Hanni talento, sono intelligenti ed entrambi sorprendenti.”
Altro aspetto di Colossal è la svolta interessante data al genere Kaiju ed alla sua impostazione, spostando il mostro (ed il caos da esso creato) dal tradizionale Giappone a Seoul in Corea. Per Vigalondo, tuttavia, l’impostazione in realtà parla più del modo in cui la cultura americana si pone di fronte ai disastri che si svolgono in tutto il mondo e che non la riguardano direttamente. “Seoul rappresenta i ‘non-USA’, è una nazione alle prese con un disastro che gli americani nel comfort delle loro case contemplano, cercano di capire e commentano facendoci battute anche a volte scherzose.”
Un altro Set importante per il film è il piccolo bar del luogo ove Gloria lavora e dove gli amici si riuniscono ogni sera. Raccogliendosi insieme fino all’alba per bere e raccontare storie, questa location sembra assumere il ruolo di un santuario per i personaggi del film. Tuttavia, Vigalondo ritiene inoltre che il bar porta con sé anche un elemento di pericolo. “Non solo il bar, ma più specificamente quella specie di “caverna” simile ai saloon del vecchio West in cui gli uomini si riuniscono il luogo insomma dove si beve dopo le 2 del mattino. Quel posto sembrerebbe un ultimo rifugio per questi personaggi, ma si tratta di un trappola. Anche io un tempo ci sono stato.”
Ciò che distingue Colossal dai tanti altri film di mostri (diversi, senza dubbio, i film kaiju sviluppati in Asia) è la sua capacità di bilanciare il dramma focalizzato sui personaggi con i mostri della città devastata. Vigalondo ammette che il film serve da metafora per la lotta di una donna contro la dipendenza. “Il film si pone come un ammonimento contro l’alcol e la dipendenza”, spiega, “ma rivela anche qualcos’altro mentre la storia si sviluppa. Il mostro inizialmente sembra essere una proiezione dei problemi di Gloria (Anne Hathaway), ma poi vediamo che in realtà è semplicemente lei”.
Naturalmente, ogni film è meglio con una Anne Hathaway nel cast. Con il suo incredibile talento e la gamma di emozioni che riesce ad esprimete, Hathaway è in grado di ritrarre Gloria come una donna dapprima “sconfitta” e dolorante e poi gradualmente alla riscoperta della sua forza e di una speranza. Quando chiediamo da dove proviene questa speranza, Vigalondo spiega che crede che il vero potere di ogni essere umano si rivela solo quando siamo costretti a fare cambiamenti nelle nostre vite.
“Questa è stata una delle parti più difficili mentre scrivevo la sceneggiatura. Come posso fare questo personaggio sopravvivere a questa situazione, mentre si cercano di salvare quante più vite possibile? Come nella vita reale, per cambiare, è necessario arrivare un punto di rottura e, dopo di che, è necessario pensare a te stesso in termini nuovi. Fuori dagli schemi. Questo è quello che fa Gloria, non essere più forte, ma cambiare la natura della sua forza.”
Con Colossal Nacho Vigalondo ha creato qualcosa di veramente unico e accattivante. Dalla sua miscela unica di cinema indie e kaiju incentrata sui personaggi, Vigalondo riesce ad esplorare il danno che può essere fatto alle nostre anime dagli altri, pur offrendo elementi sci-fi e umorismo. Sia divertente che serio, il film vi offrirà veramente qualcosa che non avete mai visto prima. Conclusione? Un film a nostro parere assolutamente da non perdere!
Colossal verrà distribuito in USA e in tutto il mondo entro il primo semestre del 2017, dopo aver già avuto la sua premiere mondiale al Toronto International Film Festival nel mese di settembre 2016 ed è stato poi presentato al Festival internazionale di San Sebastian (Spagna), al Fantastic Fest di Austin (USA) ed al Festival del cinema fantastico di Sitges (Spagna).
Redazione
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