Vincitore del premio del pubblico al 34esimo Torino Film Festival, We are the tide (titolo originale Wir sind die flut) è un film dolce, rarefatto e profondamente toccante.
La storia si svolge in una cittadina costiera tedesca in cui la marea all’ improvviso si è portata con sè i bambini del paese, inghiottendoli nei suoi flutti, per poi scomparire insieme a loro.
Dopo anni di ricerche vane ed inconcludenti, due giovani ricercatori decidono di ritornare sul luogo della sparizione per riaprire il caso e cercare una soluzione.
La loro presenza è poco tollerata dagli abitanti del paese che vivono incollati al loro dolore e incapaci di elaborare il lutto della perdita, ad eccezione della giovane Hanna, unica sopravvissuta alla scomparsa di massa.
La ricerca dei due giovani protagonisti andrà ben oltre il fenomeno fisico e si addentrerà negli spazi più profondi e rarefatti dell’ animo umano, scoprendo risposte possibili a domande universali e circolari. Ed ecco che i piani iniziano a confondersi entrando ed uscendo dal fisico al metafisico, passando attraverso la spiritualitá , la materia, il tempo, con un moto ondeggiante proprio come quello della marea, protagonista della pellicola.
Noi siamo la marea, recita il titolo del film, noi siamo ciò che accade o non accade, a noi la scelta.
Opera prima del regista tedesco Sebastian Hilger, classe 1984, We are the tide è senz’ altro un film da vedere per decidere, se e come, diventare noi stessi marea.
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