Quanti saranno i film prodotti al mondo ogni anno? Nel 2014 erano circa 6.500. Tanti o pochi non si può dire, ma possiamo mettere questo numero in relazione con altri. Ad esempio possiamo dire che per vederli tutti dovremmo vederne quasi 18 ogni giorno per i 365 che compongono un anno. Ad una popolazione mondiale che si aggira attorno ai 7 miliardi di individui corrisponde un incidenza di film per individuo del 0,0000009 (zero virgola 9 milionesimi di film procapite). La produzione mondiale è cresciuta di poco più del 17% dal 2008 , anno in cui si produssero 4.081 opere, e questo nonostante l’esordio della crisi economica mondiale. Anche osservando il 2014 rispetto al 2013 si registra una non disprezzabile crescita del 3,0 %.
Il maggiore produttore del mondo, ormai si sa, è l’India che con quasi 2.000 film prodotti ogni anno rappresenta il 30% della produzione mondiale (5,38 film ogni giorno ed un invidiabile 0,000002 film per abitante). Seguono gli Stati Uniti con appena 707 opere prodotte (una flessione del 4,2% rispetto l’anno precedente) che rappresentano poco meno dell 11% del totale ma con un incidenza rispetto la popolazione sostanzialmente identica a quella indiana, ovvero lo 0,000002 film per abitante.
Il cinema italiano entra per il rotto della scuffia nella top ten al decimo posto con 201 film prodotti. Un record positivo se si pensa che mediamente erano solo 150 nei sei anni precedenti (con un picco negativo di appena 133 nel 2009, primo anno di piena crisi). L’incremento di ben il 20,4% rispetto al 2013 è l’aumento percentuale più rilevante, ma più che di crescita tale fenomeno sembra parlare della scarsa media su cui si era attestata la produzione nazionale negli anni precedenti. Tale fioritura non è dovuta soltanto ai successi riscossi da Sorrentino con “La Grande Bellezza” ma soprattutto al farsi largo di produzioni low budget che non per questo sortiscono una minor qualità.
Chi volesse azzeccare il terzo posto assegnandolo alla Francia sbaglierebbe di grosso poiché l’ultimo gradino del podio spetta, come è presumibile, alla Cina con 618 film prodotti, nonostante una flessione del 3,1 % rispetto al 2013 che la rende paragonabile al prolifico Giappone, al quarto posto con 615 film prodotti ed un incidenza per abitante superiore a quella indiana, ovvero lo 0,0000004 film pro capite. La Francia è a metà classifica con 258 film prodotti, 10 in più rispetto alla Corea del Sud che però cresce quasi del 20% rispetto l’anno precedente, mentre invece i transalpini continuano nella discesa intrapresa nel 2012.
Complessivamente i principali 10 paesi produttori rappresentano ormai dal 2012 oltre l’ 80% dei film prodotti sul pianeta ed al resto del mondo non resta che spartirsi il restante 20%, nel quale spicca tutta l’america Latina con 521 titoli, pari al 8% e l’europa Extra Ue con 332 opere ( 5% ca. ). Il resto del mondo rimane così confinato in un magro 7% di cui l’Africa partecipa con appena 76 opere e l’Oceania 44 (per essere corretti e non dire in effetti Australia e stop).
Ovviamente si tratta di una mera elencazione quantitativa e non qualitativa che suggestiona ma non spiega molto. Interessante sarebbe analizzare i premi mietuti e soprattutto il volume dei ricavi conseguiti. Ma questa statistica rende l’idea della vivacità cinematografica di ogni paese e meglio che i blasoni ed il vil denaro aiuta a comprendere il grado di pluralità e di proposizione di ciascuna nazione. Sarebbe triste scoprire che alla fine l’Italia si colloca ad un modesto livello in tutte e tre queste componenti.
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