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La Stella Di Algeri

sceneggiatura di Rachid Benhadj e Aziz Chaouki

Tratto dall’omonimo romanzo “La stella di Algeri” di Aziz Chouaki (premio Flaiano 2005)

Dopo il successo di “Pane nudo” e “Profumo d’Algeri”, Rachid Benhadj presenta a Milano in anteprima al festival Africano Asia e America Latina dal 19-26/marzo 2017,  il suo ultimo lavoro.

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Stella di Algeri” è una ballata musicale sulla dura quotidianità in cui vive il nostro protagonista Moussa Massy, un giovane cantante algerino, affascinato dal rock e dagli idoli della pop music internazionale, vuole diventare il Michael Jackson della musica algerina e araba, in un Algeria lacerata dal terrorismo islamico.

Mussa vive con sua famiglia composta di 14 persone in un piccolo d’appartamento di tre stanze in un quartiere popolare.

Malgrado tutte le difficoltà per farsi conoscere nell’ambiente musicale, Moussa e il suo gruppo si fanno strada, prima nelle feste di matrimonio, e subito dopo nei locali notturni, di secondo ordine, della vecchia Casba d’Algeri.

Salma, la sua fidanzata è innamorata del cantante contro la volontà dei suoi genitori che lo considerano un cialtrone, come tutti i cantanti e artisti, senza arte né parte.

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Grazie al suo talento, pian piano Moussa riesce ad imporsi e uscire dei locali di second’ordine per entrare nel mondo vero della musica algerina.

“Il Triangolo”, il locale più “in” della città, lo assume. Un produttore discografico gli propone un contratto, un giornalista lo vuole intervistare per un noto giornale.

Moussa è entusiasta, e lavora al suo progetto musicale alacremente.

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Ma, il primo duro colpo per il ragazzo viene dalla fidanzata, che per liberarsi dall’ostracismo dei genitori, lo lascerà per sposare il cugino ingegnere, l’uomo scelto dal padre. La notizia, non fa piacere a Moussa che furioso  cercherà di riprendere contatto con la ragazza, ma invano.

Dopo questa notizia, Moussa scopre che il fatidico, così detto produttore, risulta un delinquente. Senza interpellare il cantante, l’uomo pubblica le sue canzoni.

Sorpreso, Moussa non riconosce il suo lavoro alla radio, la melodia è completamente destrutturata, con pessimi arrangiamenti.

A questo spiacevole episodio si aggiunge il dramma, l’assassinio del giornalista che voleva scrivere un articolo su di lui.

Il paese sprofonda lentamente e inesorabilmente nel caos, e il sogno di Moussa di   diventare la stella di Algeri è cancellato dalla follia dei islamisti che stano invadendo le strade di Algeri per imporre la “Sharia” la legge islamica.

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